La compagnia di Taipei ha ordinato quattro navi da 7.000 teu alla cinese SWS

L’attuale accentuato trend di crescita della capacità di carico delle flotte delle principali compagnie di navigazione containerizzate mondiali, attuato sia con l’emissione di ordini per la costruzione di navi di grandi dimensioni sia con l’acquisizione o il noleggio delle portacontenitori di maggiore capacità attualmente in servizio, è un fenomeno che coinvolge anche vettori marittimi regionali che aspirano però ad ampliare il loro raggio d’azione ai traffici intercontinentali. Tra queste la compagnia taiwanese TS Lines che, avviata nel 2001 la propria attività quale carrier specificamente intra-asiatico, successivamente ha esteso il proprio network di servizi al mercato transpacifico.
È di martedì un nuovo ordine emesso dalla TS Lines nei confronti del cantiere navale Shanghai Waigaoqiao Shipbuilding Co. (SWS) del gruppo cinese CSSC per la costruzione di quattro portacontainer da 7.000 teu che saranno le navi di maggiore capacità della compagnia che attualmente opera una flotta di 43 navi, di cui meno della metà di proprietà, per una capacità totale di 90mila teu. L’investimento da parte della società taiwanese è di oltre 300 milioni di dollari. Le navi saranno prese in consegna tra l’aprile e il novembre del 2024.
In occasione dell’annuncio della nuova commessa la compagnia di Taipei ha reso nota l’intenzione di procedere con l’emissione di ordini per ulteriori nuove navi, forte anche del consistente incremento sia dei risultati operativi, con volumi trasportati che quest’anno si prevede raggiungeranno la quota di 1,9 milioni di teu con un aumento del +11% sul 20202, sia dei risultati finanziari, con ricavi previsti per il 2021 pari a 46 miliardi di dollari taiwanesi (1,6 miliardi di dollari USA), in crescita del +70%, e con un utile netto previsto pari a 17 miliardi (+183%).

Articolo realizzato da InforMare S.r.l. – Riproduzione riservata
08 Luglio 2021