Nel secondo trimestre di quest’anno il volume d’affari in questo segmento d’attività ha segnato un calo del -6%

Il gruppo finlandese Wärtsilä Corporation, specializzato nelle soluzioni e sistemi per la generazione di energia, ha chiuso il secondo trimestre di quest’anno con un fatturato netto di 1,13 miliardi di euro, con un calo del -7% sul corrispondente periodo del 2020, inclusi 616 milioni di euro generati nel solo segmento del trasporto marittimo (-6%), di cui 466 milioni nel segmento dei motori e sistemi di propulsione (+11%) e 150 milioni in quello dei sistemi, attrezzature e servizi per il settore navale (-37%). Il gruppo finlandese ha registrato un utile operativo di 58 milioni di euro (+18%), con un apporto di 49 milioni dalle attività per il settore navale (+4%) inclusi 37 milioni dalla divisione Marine Power (+77%) e 12 milioni dalla divisione Marine Systems (-54%). L’utile ante imposte è stato di 53 milioni di euro (+47%) e l’utile netto di 35 milioni di euro (+52%).
Nel periodo aprile-giugno di quest’anno il gruppo Wärtsilä ha incamerato nuovi ordini per complessivi 1,15 miliardi di euro (+14%), di cui 463 milioni generati dalla divisione Marine Power (+18%) e 183 milioni dalla divisione Marine Systems (+54%). Al 30 giugno scorso il valore dell’orderbook del gruppo era di 5,24 miliardi di euro, in diminuzione del -3% sul 30 giugno 2020, di cui 1,86 miliardi relativi al segmento Marine Power (-3%) e 912 milioni al segmento Marine Systems (+1%).
«Nel corso del secondo trimestre del 2021 – ha commentato il presidente e amministratore delegato di Wärtsilä, Håkan Agnevall – abbiamo riscontrato segnali di stabilizzazione e di ripresa nei nostri mercati, nonostante l’incertezza dominante». Relativamente al settore navale, Agnevall ha specificato che «il volume di ordinativi di navi è cresciuto, anche se l’attività nei nostri principali segmenti per il settore navale è rimasta relativamente contenuta. In particolare, l’importante settore delle crociere è ancora pesantemente colpito dalle restrizioni legate al Covid-19. La domanda di servizi – ha aggiunto Agnevall – si è sviluppata positivamente in tutti i segmenti del settore navale, sostenuta da un miglioramento dell’attività e degli introiti. Abbiamo registrato una buona domanda relativa ad accordi a lungo termine, dato che i clienti desiderano assicurarsi le prestazioni delle loro flotte».
Nei primi sei mesi di quest’anno il fatturato netto del gruppo è stato di 2,08 miliardi di euro, con una flessione del -13% sulla prima metà del 2020, con un apporto di 892 milioni dalla divisione Marine Power (+2%) e 292 milioni dalla divisione Marine Systems (-38%). L’utile operativo è stato di 94 milioni di euro (-7%), con apporti rispettivamente di 77 milioni (+38%) e 19 milioni (-56%) dalle due divisioni per il settore navale. L’utile ante imposte è stato di 88 milioni di euro (+11%) e l’utile netto di 59 milioni di euro (+13%).
Nel primo semestre del 2021 il valore dei nuovi ordini acquisiti dal gruppo è stato di 2,40 miliardi di euro (+6%), con un apporto di 909 milioni dalla divisione Marine Power (+3%) e 336 milioni dalla divisione Marine Systems (+45%).

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20 Luglio 2021