La prima fase prevede lavori del valore di 235 milioni di euro

Stamattina si è svolta la cerimonia per la consegna delle aree e l’avvio delle attività propedeutiche all’allestimento dei cantieri del Ravenna Port Hub, il progetto che prevede consistenti opere di approfondimento dei fondali dello scalo portuale e di potenziamento delle banchine inclusa la costruzione di una nuova dedicata al traffico dei container.
«Il momento tanto atteso è arrivato», ha sottolineato Umberto Esposito del Consorzio Stabile Grandi Lavori, azienda parte del raggruppamento temporaneo di imprese che a fine 2020 si è aggiudicato l’appalto per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori della prima fase del progetto ( interventi di approfondimento dei fondali, di ammodernamento degli impianti, di realizzazione di nuove banchine e di nuove aree logistiche) ( del 6 novembre 2020). «Già da qualche giorno – ha reso noto Esposito – abbiamo iniziato le attività propedeutiche ai lavori che ci metteranno nella condizione di partire senza indugi con la realizzazione delle opere. L’intervento che stiamo per realizzare riveste un carattere di primaria importanza per il porto di Ravenna, la città, la cittadinanza, la portualità nazionale ed internazionale. È l’opera di maggiore importanza nel campo delle infrastrutture marittime che parte oggi in Italia e noi siamo orgogliosi di far parte di questo prestigioso ed importante progetto».
L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale ha ricordato che gli interventi previsti in questa prima fase del progetto e gli altri progetti in corso nei prossimi quattro anni vedranno investimenti pubblici e privati per 900 milioni di euro. In particolare, i lavori della prima fase del progetto, del valore complessivo di 235 milioni euro finanziati da CIPE, Banca Europea degli Investimenti, Unione Europea (Innovation and Networks Executive Agency) e dalla stessa Autorità di Sistema Portuale, consistono nell’escavo di cinque milioni di metri cubi di sedimenti per approfondire i fondali del porto sino a -12,5 metri, nel rifacimento del primo lotto di banchine esistenti (per oltre 6,5 chilometri) per adeguarle ai nuovi fondali e nella realizzazione di una nuova banchina della lunghezza di oltre 1.000 metri in Penisola Trattaroli a servizio di una nuova area portuale da destinarsi principalmente a container terminal.
La seconda fase del progetto, del valore complessivo 230 milioni di euro interamente finanziati con risorse derivanti dal Fondo Infrastrutture del Ministero e da risorse derivanti dal PNRR, oltre che da risorse della stessa AdSP, prevede l’adeguamento di ulteriori banchine, l’approfondimento dei fondali a -14,50 metri e la realizzazione di un impianto di trattamento dei materiali risultanti dall’escavo. Il progetto definitivo è stato redatto e dopo aver ottenuto le relative autorizzazioni ambientali, sarà posto a bando di gara.
«Un progetto, questo dell’Hub Portuale di Ravenna – ha dichiarato Marco Di Stefano della Sispi, una delle società di progettazione – di indubbia complessità, che mobilita molte risorse ma che non potrebbe realizzarsi se non ci fosse la condivisione ed il sostegno dell’intera comunità portuale. Non bastano tecnici ed ingegneri compiere un progetto di tali dimensioni e siamo contenti di poterlo portare avanti lavorando in sinergia con tutti gli operatori del porto, oggi presenti, che sono coloro per i quali questo progetto esiste e sui quali questo progetto è destinato ad avere le maggiori ricadute in futuro».

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24 Settembre 2021