Perché dovrebbe – ha rilevato – dato che quest’anno le compagnie di navigazione prevedono di realizzare profitti pari ad oltre 150 miliardi di dollari
Il livello record raggiunto dal valore dei noli marittimi è temporaneo oppure duraturo? Se qualcuno, sino a poco tempo fa, riferendosi alla ciclicità del trasporto marittimo e delle sue tariffe, affermava che gli eccezionali rincari dei servizi di trasporto marittimo containerizzato avessero carattere transitorio, oggi nessuno – neppure chi stabilisce questi prezzi – si azzarda ad ipotizzare un’attenuazione della quotazione dei noli. Lo ha sottolineato James Hookham, direttore del Global Shippers Forum (GSF), l’associazione internazionale che rappresenta caricatori e proprietari delle merci, intervenendo ad un meeting ad alto livello sul trasporto marittimo ospitato la scorsa settimana dalla FIATA.
Quanto è avvenuto nel 2021 – si è chiesto Hookham – «è stata un’onda anomala o un aumento permanente del livello del mare? Quasi tutte le compagnie di navigazione – ha rilevato – ritengono che si tratti di quest’ultimo. E perché non dovrebbero – si è risposto lo stesso direttore del GSF – quando quest’anno prevedono di realizzare globalmente profitti pari ad oltre 150 miliardi di dollari?».
Riferendosi poi alla congestione del trasporto marittimo che le compagnie di navigazione hanno indicato quale causa del rincaro dei noli, Hookham ha specificato che «senza dubbio la congestione marittima impiegherà del tempo per dissolversi, ma se – ha evidenziato il direttore del Global Shippers Forum – la “grande crisi dei trasporti marittimi del 2021” si dimostrasse proprio questo, allora la velocità con la quale i noli marittimi offuscheranno il calo della domanda costituirà un indicatore cruciale del livello di reattività e di competitività di questo mercato».

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15 novembre 2021