Rapporto di International Pollutants Elimination Network e The Centre for Environmental Justice sull’affondamento della “X-Press Pearl”

Che il pericolo per l’ambiente causato dagli incidenti marittimi sia solo quello dello sversamento in mare degli idrocarburi a bordo delle navi è un luogo comune che deve essere sfatato. È certamente vero che i sinistri marittimi determinano inquinamenti più o meno gravi da idrocarburi, ma a bordo delle navi vengono sempre più spesso trasportate sostanze che provocano preoccupanti danni all’ambiente e che, come i pellet di plastica, dovrebbero essere considerate merci pericolose. Lo evidenzia il rapporto “X-Press Pearl: a new king of oil spill. A toxic mix of plastics and invisible chemicals” delle organizzazioni ambientaliste International Pollutants Elimination Network (IPEN) e The Centre for Environmental Justice (CEJ) sull’affondamento della portacontainer X-Press Pearl avvenuto nel giugno 2021 nei pressi del porto di Colombo ( del 3 giugno 2021).
Lo studio sottolinea che quello della X-Press Pearl è stato l’incidente marittimo che ha causato la più consistente dispersione mai avvenuta nell’ambiente di pellet di plastica, dato che la portacontenitori trasportava 1.680 tonnellate di granuli di materiale plastico. La ricerca condotta ha rilevato nel pellet trasportato dalla nave la presenza di sostanze chimiche assai dannose per l’ambiente e per l’uomo.
«Oggi – ha rilevato Therese Carlson, science and technology adviser dell’IPEN – circa il 90% delle merci nel mondo viene trasportato via mare. Ormai il numero di navi portacontenitori è aumentato così come il trasporto di complessi materiali compositi. È quindi necessario considerare questo incidente come uno “sversamento di petrolio” del nostro tempo. Questo è il motivo – ha osservato Carlson – per cui dobbiamo adottare norme per prevenire, scongiurare e affrontare i pericoli associati a questo attuale modello di trasporto».
Ricordando che il Maritime Safety Committee dell’International Maritime Organization (IMO) sta attualmente discutendo il problema delle dispersione in mare di pellet di plastica, IPEN e CEJ hanno ricordato inoltre che lo Sri Lanka ha presentato al Comitato dell’IMO una proposta per classificare i pellet di plastica come sostanza pericolosa.

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14 febbraio 2022