Giampieri (Assoporti): l’imprevedibilità del conflitto tra Russia e Ucraina sta creando ed è destinata a creare ulteriori cambiamenti nei flussi delle merci ma anche nel traffico passeggeri

Lo scorso anno i porti italiani hanno movimentato complessivamente 481,5 milioni di tonnellate di merci. Il dato, reso noto dall’Associazione dei Porti Italiani (Assoporti), rappresenta un incremento del +8,4% sul 2020 e una flessione del -1,8% sull’anno pre-pandemia del 2019. Nel solo settore delle merci varie, i carichi containerizzati sono risultati in crescita rispetto ad entrambi gli anni essendo ammontati a 117,0 milioni di tonnellate (+2,4% sul 2020 e +5,1% sul 2019), volume che è stato realizzato con una movimentazione di contenitori pari 11.296.719 teu (rispettivamente +5,7% e +4,8%), di cui 7.195.426 teu in import-export (+8,8% e -0,2%) e 4.101.293 teu in trasbordo (+0,7% e +14,8%); in rialzo anche i rotabili con un totale di 123,5 milioni di tonnellate (+15,3% e +9,1%); le altre merci varie, con 20,4 milioni di tonnellate nel 2021, sono risultate in aumento del +24,6% sul 2020 e in calo del -12,6% sul 2019. Nel comparto delle rinfuse liquide sono state movimentate 163,8 milioni di tonnellate, con una progressione del +4,4% sul 2020 e una riduzione del -10,4% sul 2019. Analogo andamento nel segmento delle rinfuse secche con 56,8 milioni di tonnellate, in aumento del +15,2% sul 2020 e in diminuzione del -4,8% sul 2019.
Lo scorso anno, nel settore dei passeggeri, il traffico complessivo nei porti italiani è stato di 43,4 milioni di persone, con un aumento del +33,6% e una flessione del -35,8% sul 2019, di cui 13,5 milioni di passeggeri dei traghetti (rispettivamente +39,8% e -25,0%) ed oltre 2,4 milioni di crocieristi (+281,0% e -79,6%).
Quanto al traffico movimentato dai porti che fanno parte delle giurisdizioni delle singole Autorità di Sistema Portuale italiane, lo scorso anno i porti della Liguria Occidentale hanno movimentato 63,7 milioni di tonnellate di merci (+10,9% e -5,2%), di cui 48,8 milioni di tonnellate nel porto di Genova (+10,6% e -7,4%) e 14,8 milioni di tonnellate nel porto di Savona-Vado Ligure (+11,8% e +3,2%). I porti della Liguria Orientale hanno movimentato 16,5 milioni di tonnellate (+3,1% e -12,5%), di cui 13,1 milioni di tonnellate nel porto di La Spezia (-2,5% e -17,8%) e 3,5 milioni di tonnellate nel porto di Marina di Carrara (+31,6% e +15,4%).
Passando ai porti toscani gestiti dall’AdSP del Mar Tirreno Settentrionale, il totale è stato di 41,3 milioni di tonnellate (+9,7% e -8,2%), di cui 34,3 milioni di tonnellate movimentate dal porto di Livorno (+8,1% e -6,5%), 4,2 milioni di tonnellate dal porto di Piombino (+13,7% e -22,6%) e 2,7 milioni di tonnellate dai porti dell’Isola d’Elba (+26,2% e -2,5%).
Lo scorso anno i porti laziali dell’AdSP del Tirreno Centro-Settentrionale hanno movimentato 13,4 milioni di tonnellate di carichi (+18,8% e -8,5%), di cui 9,6 milioni di tonnellate nel porto di Civitavecchia (+20,2% e +0,8%), 1,9 milioni di tonnellate nel porto di Fiumicino (+11,8% e -44,2%) e 1,8 milioni di tonnellate nel porto di Gaeta (+19,3% e +14,6%).
Quanto ai porti campani dell’AdSP del Mar Tirreno Centrale, il dato globale è stato di 33,4 milioni di tonnellate (+8,4% e +1,0%), di cui 17,9 milioni di tonnellate nel porto di Napoli (+9,3% e -3,6%) e 15,5 milioni di tonnellate in quello di Salerno (+7,4% e +6,8%).
Nel 2021 i porti amministrati dall’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio hanno movimentato 39,0 milioni di tonnellate (-3,1% e +31,1%), volume per la quasi totalità movimentato nel porto di Gioia Tauro che ha chiuso l’anno con 38,6 milioni di tonnellate (-2,8% e +32,4%) a cui si aggiungono 281mila tonnellate movimentate dal porto di Corigliano Calabro (-20,0% e -30,4%) e 184mila dal porto di Crotone (-26,0% e -21,7%).
I porti gestiti dall’AdSP dello Stretto hanno movimentato un traffico di 29,6 milioni di tonnellate (+11,7% e -2,0%), di cui 15,6 milioni di tonnellate nel porto di Milazzo (+2,6% e -14,4%), 7,1 milioni di tonnellate nel porto di Messina-Tremestieri (+23,5% e +16,5%), 6,0 milioni di tonnellate a Villa San Giovanni (+27,4% e +19,5%) e 759mila tonnellate nel porto di Reggio Calabria (+6,8% e +3,7%).
Nel 2021 il porto di Taranto, unico scalo gestito dall’AdSP del Mar Ionio, ha movimentato 17,5 milioni di tonnellate di merci (+11,1% e -3,3%).
Risalendo l’Adriatico, lo scorso anno i porti dell’AdSP del Mare Adriatico Meridionale hanno movimentato 16,8 milioni di tonnellate di carichi (+3,0% e +8,2%), di cui 6,7 milioni di tonnellate nel porto di Brindisi (-1,5% e +1,1%), 7,3 milioni di tonnellate nel porto di Bari (+6,7% e +19,7%), 729mila tonnellate nel porto di Barletta (+1,4% e -9,4%), 639mila tonnellate in quello di Manfredonia (+3,3% e +12,3%) e 521mila tonnellate nel porto di Monopoli (+26,7% e +0,6%).
I porti dell’AdSP dell’Adriatico Centrale hanno movimentato un totale di quasi 12,0 milioni di tonnellate di merci (+20,9% e +1,3%), di cui 10,8 milioni di tonnellate nel porto di Ancona-Falconara (+22,2% e +0,5%) e 1,1 milioni di tonnellate nel porto di Ortona (+9,7% e +10,0%).
Il porto di Ravenna amministrato dall’ente portuale dell’Adriatico Centro-Settentrionale ha movimentato 27,1 milioni di tonnellate (+20,9% e +3,2%).
Passando ai porti veneti dell’AdSP dell’Adriatico Settentrionale, il traffico nel porto di Venezia è stato di 24,2 milioni di tonnellate (+8,0% e -3,1%) e nel porto di Chioggia di 1,1 milioni di tonnellate (+16,7% e -18,8%) per un totale di 25,3 milioni di tonnellate (+8,3% e -3,9%).
I porti dell’AdSP del Mare Adriatico Orientale hanno movimentato 58,6 milioni di tonnellate (+2,7% e -11,3%), di cui 55,4 milioni di tonnellate nel porto di Trieste (+2,2% e -10,7%) e 3,3 milioni di tonnellate nel porto di Monfalcone (+11,4% e -19,9%).
Quanto alle isole maggiori, nel 2021 i porti dell’AdSP del Mare di Sicilia Occidentale hanno movimentato 10,2 milioni di tonnellate (+19,0% e +22,0%), con il porto di Palermo che ha movimentato 7,6 milioni di tonnellate (+4,7% e +31,9%), il porto di Termini Imerese più di 1,3 milioni di tonnellate (+113,0% e +95,2%), il porto di Trapani 612mila tonnellate (+134,8% e +8,8%) e quello di Porto Empedocle 554mila tonnellate (+58,8% e -56,7%).
I porti dell’AdSP del Mare di Sicilia Orientale hanno movimentato 33,2 milioni di tonnellate di carichi (+2,6% e +0,4%), di cui 25,1 milioni di tonnellate nel porto di Augusta (+4,5% e +2,1%) e quasi 8,1 milioni di tonnellate in quello di Catania (-3,1% e -4,6%).
Lo scorso anno il traffico nei porti sotto la giurisdizioni dell’AdSP del Mare di Sardegna è ammontato a 44,0 milioni di tonnellate (+14,8% e -4,8%), di cui 31,2 milioni di tonnellate movimentate dal porto di Cagliari-Sarroch (+14,0% e -10,0%), 6,8 milioni di tonnellate dal porto di Olbia (+23,7% e +22,3%), 2,8 milioni di tonnellate dal porto di Porto Torres (-2,1% e -23,9%), 1,7 milioni di tonnellate dal porto di Oristano (+25,2% e +16,0%), 1,3 milioni di tonnellate dal porto di Portoscuso-Portovesme (+16,8% e +96,7%), 109mila tonnellate dal porto di Golfo Aranci (-6,2% e -32,6%) e 77mila tonnellate dal porto di Santa Teresa di Gallura (+355,9% e +320,7%).
Commentando i dati dei volumi di merci movimentati lo scorso anno dai porti italiani, guardando al futuro il presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, ha osservato che l’imprevedibilità del conflitto tra Russia e Ucraina sta creando ed è destinata a creare ulteriori cambiamenti nei flussi delle merci ma anche nel traffico passeggeri. In riferimento alle merci – ha reso noto – si stima che quelle trasportate per via marittima da/per la Russia (Mar Nero) e l’Ucraina siano circa 38 milioni di tonnellate. Per i passeggeri e le crociere – ha aggiunto – le incertezze, i rischi e le restrizioni nell’area avranno evidentemente effetti negativi sul traffico.

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15 marzo 2022