Quella del Tirreno Settentrionale è la prima Autorità di Sistema Portuale a dotarsi del Piano Strategico Antiviolenza, con l’obiettivo di prevenire fenomeni discriminatori e violenti all’interno dell’ente, rispondere in maniera efficace alle esigenze e alle richieste del personale e tutelare le vittime. Il documento prescrive per tutto il personale determinati obblighi di condotta con il fine ultimo di promuovere una cultura interna all’ente improntata al rispetto, alla sicurezza e all’inclusione. Diverse le misure preventive incluse nel Piano: tra le più importanti, la creazione di una piattaforma digitale che consenta la segnalazione anonima riservata a episodi di violenza all’interno del luogo di lavoro e la predisposizione di un servizio riservato per offrire supporto psicologico e consulenza alle vittime di violenza o molestia, indirizzandole, se necessario, verso le istituzioni preposte o le strutture dedicate.

Oltre a prevedere la predisposizione di corsi di formazione specifici e la promozione di campagne di sensibilizzazione periodiche per aumentare la consapevolezza sulle tematiche legate alla violenza, l’AdSP inserirà, all’interno del Codice di Comportamento dei dipendenti, specifiche disposizioni che vietino espressamente comportamenti irrispettosi, violenti o molesti, prevedendo, in caso di violazioni, sanzioni disciplinari graduate in base alla gravità del comportamento e all’entità del pregiudizio, anche morale, derivatone. L’ente si impegnerà inoltre a individuare possibili strumenti utili quali una maggiore flessibilità nell’orario di lavoro, eventuali trasferimenti provvisori, estensione dei permessi retribuiti da applicare in via temporanea nei confronti di dipendenti vittime di violenza o molestie. L’AdSP si farà anche promotrice di attività di coordinamento e collaborazione con centri antiviolenza, associazioni di supporto e autorità locali per offrire alle vittime un sostegno completo, anche di natura legale.

Il Comitato Unico di Garanzia, istituito l’anno scorso, sarà coinvolto nella gestione e supervisione delle segnalazioni, e redigerà un rapporto annuale sull’applicazione delle misure previste nel Piano, che è stato nominato con l’acronimo di P.O.R.T.O., le cui iniziali richiamano i precisi impegni presi dall’ente: Prevenire fenomeni discriminatori, Organizzare la struttura in modo ottimale affinché siano rispettate le normative sulla materia, Rispondere alle esigenze del personale, Tutelare il personale e le vittime, Orientare il personale verso le azioni di contrasto alla violenza.

Articolo realizzato da InforMare S.r.l. – Riproduzione riservata

13/01/2025