L’ingegner Michel Hennemand, già presidente del Bureau International des Containers, ha ricevuto dal BIC, alla presenza di Giordano Bruno Guerrini, Douglas Owen e dei Membri del Consiglio, un riconoscimento per il suo significativo contributo nel trasporto intermodale. Di seguito il suo discorso di ringraziamento:
“Vorrei ringraziare il BIC, il suo Presidente e il suo Consiglio Direttivo per l’onore di avermi consegnato il BIC Award 2024.
Espansione sicura, protetta e sostenibile sono le parole d’ordine del BIC, nella sua capacità di aiutare il mondo del trasporto dei container.
Non mi spingerei fino a dire che ho fatto mia questa massima del BIC, ma nel corso della mia carriera professionale ho cercato di progettare, costruire e distribuire attrezzature per il trasporto conformi a questi criteri, in particolare attraverso il lavoro di standardizzazione ISO (International Standard Organizations).
Oggi il mondo intero accetta il fatto che, senza i container, il commercio globale probabilmente non avrebbe raggiunto l’enorme successo che ha da oltre mezzo secolo.
Chi avrebbe potuto immaginare 50 anni fa, quando i container erano costruiti da TRAILOR/Fruehauf in Francia, SEA CONTAINER in UK o GRAFF in Germania, che oggi la produzione sarebbe avvenuta in Cina dopo essere passata per Giappone, Corea e Sud Africa?
Chi avrebbe potuto immaginare nel 1970 che navi che trasportavano 3.000 TEU (Korrigan 1972) sarebbero diventate mostri lunghi 450 metri che trasportano 24.000 TEU: non penso molte persone… Neanche al BIC dove, dal 1950 in avanti, avevamo già una visione molto illuminata del futuro.
In effetti, il BIC non può essere considerato l’inventore dei container. Storicamente tutti concordano sul fatto che Malcolm McLean sia l’inventore, e che abbia contribuito a questa grande rivoluzione con due idee importanti: in primo luogo, il disaccoppiamento del telaio dalla carrozzeria, che consente il carico a bordo senza la necessità di maneggiare il carico; in secondo luogo, l’uso gratuito del brevetto che copre il sistema.
Questo libero utilizzo del sistema ha permesso all’ISO di istituire un comitato tecnico (TC 104) incaricato di sviluppare una raccolta di norme relative al container e alla sua intercambiabilità.
È stato a questo punto che il BIC è stato coinvolto in questa “storia di successo”, assumendo un ruolo precoce nella standardizzazione del sistema di containerizzazione, e in particolare nello sviluppo dei “codici proprietari” alfanumerici che, come tutti sapete, identificano ogni container nel mondo.
Il BIC non ha inventato il container, ma la sua storia è così strettamente intrecciata con lo sviluppo dei container che alcuni sostengono la containerizzazione potrebbe essere nata in Europa…
Perfino oggi il BIC continua ad avere un ruolo cruciale nel campo degli standard, in particolare nell’area dei dati, e possiamo essere certi che nei prossimi anni il BIC confermerà la sua posizione di attore chiave nel mondo dei trasporti.
Vorrei ringraziare ancora una volta il BIC per questo onore, e in particolare Douglas Owen, Segretario Generale della nostra organizzazione, e Bertrand Geoffray. Persone senza le quali nulla sarebbe stato possibile.”


