Il Tribunale di Roma ha stabilito che sarà la curatela fallimentare della «società di fatto» a gestire i beni sequestrati agli otto armatori accusati del crac della Deiulemar compagnia di navigazione. Il Tribunale ha disposto il dissequestro delle proprietà «sottratte» (tetto massimo 999 milioni) agli imputati accusati tra l’altro, insieme con il defunto «capitano» Michele Iuliano, di avere costituito una «società di fatto» che avrebbe portato altrove i soldi (720 milioni) che tredicimila risparmiatori avevano destinato all’acquisto dei «bond» Deiulemar. Intanto la bulk carrier ‘Stefania Lembo’ della Deiulemar, una Kamsarmax giapponese da 82.000 dwt del 2010, sarebbe stata acquistata per $ 22,7 milioni dalla compagnia greca Diana Shipping, che lo scorso febbraio aveva già rilevato la gemella Valeria Della Gatta, costruita nel 2009.