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L’India avrebbe sospeso lo sviluppo di un progetto che prevedeva la progressiva utilizzazione di team armati di una polizia speciale per la sicurezza delle sue navi commerciali su rotte rischiose, a causa fra l’altro dei problemi sollevati dall’incidente in cui sono coinvolti i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Lo scorso anno il governo aveva dato il via libera per l’addestramento di 200 uomini d’elite di un corpo denominato Forza di sicurezza industriale centrale  per un programma che prevedeva la loro utilizzazione a gruppi di cinque sui cargo e sulle petroliere battenti bandiera indiana. Ma fonti governative hanno detto che una proposta di procedure operative standard ha fatto negli ultimi tempi avanti e indietro fra i ministeri dell’Interno, degli Esteri e della Giustizia, senza che si sia giunti ad una decisione. Riguardo ai motivi del mancato avanzamento del progetto, le stesse fonti hanno suggerito che principalmente la vicenda dei due marò al largo del Kerala ha innescato la preoccupazione che anche gli uomini della sicurezza indiani potrebbero in futuro trovarsi implicati in simili incidenti. Successivamente le autorità dello Stato del Tamil Nadu hanno bloccato una nave americana battente bandiera della Sierra Leone arrestando gli uomini dell’equipaggio ed i contractor a bordo con l’accusa di porto illegale d’armi, mostrando un’altra situazione complessa a cui l’India potrebbe dover far fronte. I 200 commando già formati sono quindi tornati alle loro precedenti funzioni, mentre l’addestramento di un secondo gruppo di uomini d’elite è stato sospeso perché “nessuno nel governo vuole prendersi la responsabilità del loro impiego nelle attuali circostanze”.