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A seguito delle due sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che hanno riconosciuto la validità della richiesta di Corsica Ferries di annullamento degli aiuti concessi dallo Stato francese alla compagnia di traghetti SNCM, la Commissione Europea ha confermato che gli aiuti pubblici concessi alla SNCM per la sua ristrutturazione e privatizzazione erano incompatibili con le norme comunitarie in materia di aiuti di Stato. La compagnia ha ricevuto un indebito vantaggio economico di 220 milioni di euro, che dovrà rimborsare assieme ad una cifra analoga di altri 220 milioni per gli aiuti concessi nel corso della privatizzazione, che ha visto il passaggio della maggioranza delle azioni dallo Stato al gruppo Veolia. Ora il contratto firmato nel 2007 con Veolia potrebbe essere annullato. A prescindere dalla richiesta di rimborso comunitaria, la SNCM si trova già in gravi difficoltà di cassa. Il mese scorso gli azionisti hanno dovuto ricapitalizzare la società per un importo di 30 milioni di euro. Ora l’azionista di maggioranza Transdev (filiale di Veolia e della Cassa Depositi e Prestiti che detiene il 66% della compagnia), ha dichiarato in maniera esplicita che non effettuerà altri investimenti a fondo perduto.