Nel 2016 l’utile operativo ha registrato un calo del -66%. Lo scorso anno la flotta della compagnia (incluse le navi della UASC nell’ultimo trimestre) hanno trasportato 7,6 milioni di teu (+3%)

Il gruppo armatoriale tedesco Hapag-Lloyd ha concluso il 2016 con un deciso arretramento dei risultati economici. L’esercizio annuale è stato archiviato con ricavi che, secondo i dati preliminari diffusi oggi dalla compagnia di Amburgo, sono stati pari ad oltre 8,5 miliardi di dollari, in calo del -13% rispetto a 9,8 miliardi di dollari nel 2015. L’EBITDA è risultato pari a 671 milioni di dollari (-27%) e l’utile operativo è diminuito del -66% attestandosi a 140 milioni dollari.
Lo scorso anno la flotta di portacontainer del gruppo ha trasportato volumi di carico apri a 7,6 milioni di container teu, con una progressione del +3% sul 2015. Il dato del 2016 include a partire dal 30 settembre anche i volumi di carico trasportati dalle navi della United Arab Shipping Company (UASC), compagnia mediorientale che nel mese di luglio ha concordato un accordo di fusione con Hapag-Lloyd che ha determinato l’unione delle due flotte costituite rispettivamente da 59 e 166 navi per ha una capacità di carico complessiva pari a 1,5 milioni di teu.
Nell’intero 2016 le flotte di UASC e Hapag-Lloyd hanno trasportato complessivamente volumi di carico pari a 9,9 milioni di teu, di cui 1,6 milioni sulle rotte transatlantiche, 1,8 milioni su quelle transpacifiche, 2,4 milioni di teu sulle rotte con l’Estremo Oriente, 2,3 milioni dai servizi marittimi per l’America Latina, 1,2 milioni di teu sulle rotte intra-asiatiche e 500mila teu su quelle per la regione EMEA (Europa – Mediterraneo – Africa – Oceania).
Hapag-Lloyd ha reso noto di aver registrato nel 2016 un livello medio dei noli per container teu trasportato pari a 1.036 dollari, inferiore del -15% rispetto all’anno precedente. In accentuato calo è risultato anche il costo medio del bunker che nel 2016 è ammontato a 210 dollari/tonnellata (-33%).
Ricordiamo che nella primavera del 2016 Hapag-Lloyd ha costituito l’alleanza denominata THE Alliance con altri armatori per coordinare l’offerta sulle rotte marittime est-ovest con inizio dall’aprile del 2017. All’iniziativa avevano aderito la compagnia taiwanese Yang Ming, le giapponesi Kawasaki Kisen Kaisha (“K”Line), Mitsui O.S.K. Lines (MOL) e Nippon Yusen Kaisha (NYK) e la sudcoreana Hanjin Shipping. Quest’ultima nel frattempo è fallita e nei giorni scorsi è stata posta in liquidazione. Inoltre lo scorso autunno le tre compagnie giapponesi hanno annunciato la fusione delle rispettive attività nel settore del trasporto marittimo containerizzato.
Dal prossimo aprile THE Alliance metterà in campo una flotta di oltre 240 portacontainer per una capacità di carico complessiva pari a circa 3,5 milioni di teu, ovvero il 17% circa della capacità complessiva della flotta containerizzata mondiale. Il contributo di Hapag-Lloyd alla capacità dell’alleanza sarà pari al 45% del totale, quello delle giapponesi “K” Line, MOL e NYK sarà pari al 39% e quello della Yang Ming consisterà nel 16% del totale.

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