ALIS – Associazione per la Logistica e l’Intermodalità Sostenibile ha auspicato un immediato incontro tra le parti per scongiurare lo sciopero proclamato dalle associazioni di categoria di Genova di Cna-Fita, Confartigianato Trasporti, Fai-Conftrasporto e Trasportounito che in assemblea unitaria hanno deciso di fermare i servizi di trasporto su gomma per il terminal VTE di Prà-Voltri nel porto di Genova dal 12 al 17 luglio prossimi per denunciare gli eccessivi tempi di attesa al carico/scarico dei contenitori, le code dei veicoli causate dai blocchi operativi, i fermi camion tassativi per cambi turno e le conseguenti difficoltà nel programmare viaggi e consegne che portano anche ad una preoccupante diffusione di irregolarità nei tempi di guida e di riposo nonché a violazioni della sicurezza stradale da parte degli stessi autotrasportatori.
«Auspichiamo vivamente – ha sottolineato il direttore della ALIS, Marcello Di Caterina – che i problemi denunciati dalle imprese di autotrasporto presso il terminal VTE di Voltri-Prà vengano al più presto esaminati e risolti». Osservando che le criticità denunciate dalle associazioni di categoria sono rese ancor più complesse dagli incrementi dei traffici portuali registrati negli ultimi mesi, crescita – ha evidenziato – che è estremamente positiva per l’economia del Paese, Di Caterina ha rilevato che «occorre non essere vittime di un successo, ossia del positivo incremento economico, e la nostra associazione – ha aggiunto – non può rimanere silente al cospetto di tale manifestazione di protesta che bloccherebbe per cinque giorni le attività portuali in uno dei maggiori scali del Mediterraneo, in un periodo dell’anno quanto mai delicato quale quello estivo. Pertanto, vogliamo invitare le parti ad un sereno confronto per la soluzione delle tematiche denunciate, che vanno effettivamente a danneggiare l’attività di un sistema economico che basa la propria competitività sull’efficienza dei trasporti intermodali e della logistica in generale. Il nostro augurio – ha concluso Di Caterina – è che si possa arrivare ad un confronto costruttivo al più presto, senza giungere all’annunciato blocco delle attività».
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