Malgrado la linea dura
annunciata dal Governo, in molte regioni è continuata la protesta indetta da
una delle 13 sigle dell’autotrasporto. Parecchi gli incidenti, un ferito nel
torinese e gravissimi danni all’economia del Paese, con numerose fabbriche
ferme (ad iniziare dagli stabilimenti della Fiat) ed operai in cassa
integrazione. Ieri gli spedizionieri genovesi avevano chiesto la precettazione
degli autotrasportatori e la rimozione dei blocchi che stanno limitando il
regolare svolgimento delle attività nel porto di Genova. In una lettera,
inviata al ministero dell'Interno, il presidente di Spediporto Genova, Roberta
Oliaro, ha denunciato la “gravissima situazione che sta coinvolgendo il
Porto di Genova, presso il quale si registrano, da oltre 24 ore, presidi che
impediscono il regolare svolgimento delle attività di entrata e uscita dai
varchi portuali”.