Secondo i dati diffusi a Bruxelles dall’European
Cruise Council, in occasione della presentazione della 6° edizione del rapporto annuale “European Cruise Contribution“, nel 2010 l’industria delle
crociere l’Europa ha offerto un contributo importate all’economica europea. Il
settore delle crociere è stato l’unico nel panorama del turismo a crescere in
maniera significativa: nel 2010 il crocieristi europei sono saliti a 5,5 milioni (+10% rispetto al
2009), e rappresentano circa il 30% del mercato mondiale delle crociere (18,8
milioni). I paesi con il maggior numero di crocieristi sono stati Regno Unito
(1,6 milioni), Germania (1,2 milioni), Italia (circa 890.000) e Spagna
(645.000). Nel 2010 l’Europa è cresciuta anche come punto di imbarco per le
crociere, con 5,2 milioni di passeggeri imbarcati da porti europei (+7,2%).
L’impatto economico complessivo, diretto e indiretto, dell’industria delle
crociere sul territorio è stato di 35,2 miliardi di euro, di cui oltre 14
miliardi di euro di spesa diretta. I paesi più beneficiati dalla spesa diretta
sono Italia (4,5 miliardi di euro), Regno Unito (circa 2,6 miliardi) e Germania
(2,3 miliardi). Importante il contributo alla cantieristica: dal 2011 al 2014 i
cantieri europei costruiranno 23 nuove navi da crociera, per un investimento
complessivo di quasi 11 miliardi di euro. L’impatto economico delle crociere
determina un impatto occupazionale di grande importanza, con circa 300.000
impegnate direttamente nel settore in Europa. “Nonostante lo scenario economico
non sia dei più favorevoli, l’industria delle crociere europea continua a
crescere e ad offrire un contributo importante in termini di ricchezza prodotta
e occupazione. Essendo la compagnia n.1 in Europa, Costa Crociere S.p.A. ha un
ruolo di traino per l’intero settore: nel 2010 abbiamo portato in vacanza oltre
2 milioni di Ospiti, e generato un impatto economico diretto e indiretto che,
nella sola Italia, è pari a 2,2 miliardi di euro” – ha commentato Gianni
Onorato, Direttore Generale di Costa Crociere. In questo
scenario, il Gruppo Costa Crociere – che comprende lo storico marchio Costa
Crociere, Aida Cruises, leader nei mercati di lingua tedesca, Iberocruceros,
presente nei mercati di lingua spagnola e portoghese –   conferma la sua posizione di operatore n.1
in Europa. Nel 2010 il fatturato consolidato del gruppo Costa Crociere è cresciuto
complessivamente del 12% circa, arrivando a poco meno di 3 miliardi di euro,
mentre gli Ospiti totali sono stati 2,15 milioni (+18% rispetto allo scorso
esercizio). L’incremento del fatturato conferma Costa Crociere come la società
turistica più grande in Italia. Costa Crociere è risultata  tra le prime 10 aziende per redditività e al
49° posto per fatturato nella classifica 2010 di Mediobanca, che prende in
considerazione  oltre 3.700 società
italiane con almeno 50 milioni di euro di fatturato. Considerevole la ricchezza
prodotta in Italia, sede del gruppo Costa, che infatti risulta essere il Paese
che secondo l’European Cruise Council riceve il maggior beneficio economico
dall’industria delle crociere.  Nel 2010
Costa Crociere ha generato un impatto economico di oltre 2,2 miliardi di euro
sull’economia italiana (fonte: MIP, Business School del Politecnico di Milano).
Questa cifra deriva da 3 fonti principali. La prima è la spesa diretta (ovvero
le spese sostenute direttamente dal gruppo, come ad esempio: le spese generali
per gli approvvigionamenti; le spese per la costruzione e manutenzione delle
navi della flotta; le commissioni alle agenzie di viaggi; i servizi portuali).
La seconda fonte sono le retribuzioni del personale italiano o residente in
Italia – tanto di terra e operante negli uffici quanto di bordo – equivalenti
a un totale di oltre 3.600 unità di lavoro a tempo pieno (calcolata in base
alle “unità di lavoro FTE” – full time equivalent – tempo pieno equivalente).
La terza fonte sono le spese indirette, ovvero i costi sostenuti sul territorio
nazionale dagli Ospiti (italiani e stranieri) in vacanza sulle navi Costa
Crociere (spese di viaggio o per acquisto di beni per la crociera come valige,
costumi da bagno, ecc.). Le spese dirette, le retribuzioni dirette e le spese
indirette generano a loro volta ricadute sulla catena di fornitura dei
prodotti/servizi (occupazione presso i fornitori, che a sua volta genera
domanda di mercato, commesse ai fornitori dei fornitori, ecc.) che, sommate
alla spesa diretta e alle retribuzioni, portano ad un totale di 2,2 miliardi di
euro. L’impatto economico del Gruppo Costa determina un impatto occupazionale
di grande importanza, stimato dallo studio MIP in 12.300 unità, di cui 3.600
impiegate direttamente dal gruppo e 8.700 generate lungo le catene di fornitura
e per gli operatori di servizi turistici (calcolate in base alle “unità di
lavoro FTE” – full time equivalent – tempo pieno equivalente). I dipendenti
totali effettivi di Costa Crociere S.p.A., sia italiani che esteri, sono in
tutto circa 24.000. La flotta del Gruppo Costa, composta da 26 navi in servizio
(14 Costa Crociere, 8 Aida Cruises, 4 Iberocruceros) e 4 in consegna entro il
2013 (2 Costa Crociere e 2 Aida Cruises), è la più grande d’Europa. La prossima
nave in consegna, il 30 giugno 2011, è la nuova ammiraglia Costa Favolosa, la
15ma della flotta Costa e la 27ma del Gruppo. Con un

investimento
di circa 510 milioni di euro, 114.500 tonnellate di stazza e 3.800 ospiti, sarà
la nuova ammiraglia dell’unica flotta di navi da crociera battente bandiera
italiana.