Secondo una ricerca dell’Ufficio studi di Confartigianato, nel 2010 l’Italia ha esportato prodotti manifatturieri per un valore di 332.240 milioni di euro, il 15,7% in più rispetto al 2009. Lo stesso trend di crescita sarebbe stato nei primi mesi di quest’anno, con una crescita delle esportazioni del 21,2% rispetto al 2010. Particolarmente robusta la crescita dell’export nei Paesi extra Ue (+27,4%), rispetto al +17,2% fatto registrare nelle vendite sui mercati europei. Nel 2010 il 56,9% dell’export è stato destinato ai Paesi UE con vendite cresciute del 14,9%, mentre il restante 43,1% è stato venduto nel resto del mondo (ad iniziare da Turchia, Cina, India, Russia e Usa) con un aumento del 16,7% rispetto al 2009. Si distinguono le regioni del Nord: la Lombardia ha esportato per 91.546 milioni di euro (il 28,4% del totale), facendo da sola sui mercati esteri più di quanto abbia fatto tutta l’Irlanda. Segue il Veneto con 44.264 milioni (13,7% del totale Italia), tre volte più delle esportazioni realizzate dalla Grecia. Terzo posto all’Emilia Romagna con 41.136 milioni (12,8%). Seguono Piemonte e Toscana. Complessivamente queste 5 Regioni coprono il 73,4% dell’export 2010. In recupero il Sud: nel 2010 la Sardegna ha fatto registrare un +58,6% dell’export di prodotti manifatturieri, la Sicilia ha visto una crescita del 48%, il Lazio +27,4%. Anche l’inizio del 2011 vede tra i nostri migliori clienti la Turchia (+41,4%), Sud Est asiatico (+36,8%), Cina (+35,5%), Russia (+31%), Germania (+24,1%). Tra i prodotti più richiesti metalli (+33% rispetto ai primi due mesi 2010), prodotti chimici (+22,7%), apparecchi elettrici (+18,4%), mezzi di trasporto (+17,3%), gomma e materie plastiche (+14,9%), prodotti tessili e dell’abbigliamento (+14%), prodotti alimentari (+12,4%).