Il Presidente
dell’Autorità Portuale di Livorno, Giuliano Gallanti, ha annunciato che
entro aprile dovrebbe essere completato il livellamento dei fondali del bacino
di evoluzione del porto per consentire la manovra a navi di lunghezza pari a
336 metri e della larghezza di 42 metri. “In questi giorni – ha detto Gallanti
– ho raccolto da parte di alcuni armatori le esigenze di concentrare sui porti
della penisola unità più grandi di quelle che fino a poco tempo fa affollavano
il Mare Nostrum. Già ad aprile dovremo essere pronti a riceverle. È chiaro che
senza fondali adeguati il porto di Livorno non va da nessuna parte”. Il
Comitato Portuale ha annullato la delibera approvata ad ottobre che prevedeva
l'affidamento diretto al Centro Interuniversitario di Biologia Marina ed
Ecologia applicata al mare, “Guido Bacci”, dei carotaggi necessari alla
progettazione dei lavori di dragaggio delle aree portuali. “Trattandosi di
lavori e non di servizi pubblici – ha spiegato Gallanti – dovremo procedere
all’indizione di formali gare per l'avvio delle indagini geofisiche e
ambientali nelle aree portuali di riferimento. Ma i lavori di dragaggio della
Darsena Toscana e del bacino di evoluzione non subiranno grossi ritardi”. Già
nei prossimi giorni sarà avviata una selezione tra i soggetti interessati, per
l'effettuazione dei lavori di caratterizzazione dei fondali dell'area da
dragare. I tempi saranno due mesi per l’analisi delle offerte e
l'aggiudicazione, e ulteriori tre mesi per il completamento dei lavori; dopo di
che partiranno le procedure di gara per i dragaggi veri e propri. Il Comitato
Portuale ha anche approfondito il protocollo d'intesa sottoscritto il 1°
dicembre scorso a Firenze tra Regione Toscana, RFI e Autorità Portuale con
l'obiettivo di realizzare un collegamento diretto tra la Darsena Toscana e la
rete ferroviaria. Il progetto prevede la realizzazione in Darsena Toscana (lato
sud) di un fascio di cinque binari di manovra, della lunghezza di circa 600
metri, per consentire il carico/scarico di container su carri ferroviari; la
costruzione in Darsena Toscana (lato nord), in prosecuzione del fascio di
cinque binari, di altri tre binari elettrificati della lunghezza di 750 metri,
centralizzati e telecomandati dalla Stazione Livorno – Calambrone, idonei per
l'arrivo e la partenza diretta dei treni; la realizzazione di un binario di
linea, elettrificato, lungo 4.500 metri, dalla Darsena Toscana fino al nuovo
raccordo di collegamento diretto con la linea ferroviaria tirrenica, verso
Pisa. «Il potenziamento diretto delle infrastrutture ferroviarie – ha spiegato
Gallanti – consentirà di eliminare i tempi di manovra dal Terminal Darsena
Toscana a Livorno – Calambrone, e di comporre direttamente in Darsena Toscana i
terni blocco che verranno convogliati verso la tirrenica e successivamente
instradati sulla linea ad alta capacità Firenze – Bologna.