Più che un aumento di capitale è un’investitura ufficiale, il sigillo degli enti pubblici piemontesi e liguri al disegno logistico portato avanti dal tandem gruppo Fagioli-Gruppo Gavio per il porto di Genova. Ieri Rte, la società Rivalta Terminal Europa partecipata da Gavio e Fagioli, ha deliberato in assemblea dei soci l’ingresso nell’azionariato di Finpiemonte Partecipazioni (e quindi Regione Piemonte) e Autorità portuale di Genova, con quote pari al 5%. Palazzo San Giorgio, in verità, deve ancora deliberare in Comitato il via libera all’investimento, pari a un milione e duecentomila euro. Ostacoli all’orizzonte, però, non se ne vedono anche se il rappresentante dei terminalisti, Beppe Costa, spiega che «sull’operazione dobbiamo ancora decidere».

 

Sarà, comunque, un esperimento pilota per il governo del sistema porti-retroporti. «L’ingresso di questi importanti enti nel capitale – scrive la società Rte in una nota (c’è anche Confindustria Alessandria) – sottolinea la piena e completa riuscita di un progetto significativo per lo sviluppo sostenibile del territorio». Terminal Rivalta Europa, al momento in costruzione (taglio del nastro previsto a maggio-giugno), è una grande piattaforma logistica per i container che sorgerà a fianco dell’interporto di Rivalta, già oggi collegato al porto di Voltri con due treni al giorno (un terzo è allo studio).

 

È la realizzazione pratica, con fondi privati, di quel “porto secco” o “porto lungo” per molto tempo auspicato da enti pubblici locali liguri e piemontesi come via maestra per dare respiro alle banchine liguri, stoccando le merci che non trovano spazio sui moli nei piazzali oltre-Appennino, collegati via treno col porto. In attesa che gli enti pubblici portino avanti il progetto per il retroporto di Alessandria, Rivalta così si prepara a partire: nell’azionariato è presente anche la Provincia di Alessandria e i Comuni di Tortona e Alessandria. L’obiettivo è movimentare 400.000 teu l’anno, una cifra di tutto rispetto. Ovviamente collegamenti ferroviari permettendo.

 

Per il tandem Fagioli-Gavio, soprattutto per quest’ultimo gruppo, è un nuovo passo nella creazione di una rete di società fortemente focalizzate sul porto di Genova. Ci sono i terminal – il Multipurpose conquistato col gruppo Messina – il retroporto Rte e anche i treni visto che la società Fuorimuro srl, che gestirà le manovre ferroviarie e i servizi navetta, è partecipata al 33% proprio da Rivalta Terminal Europa. Una concentrazione così forte, ovviamente, alimenta qualche sospetto tra i concorrenti che temono di essere schiacciati da un gruppo presente in tutte le attività nevralgiche dello scalo.

 

Ma, proprio per evitare di alimentare questi sospetti, il Rivalta Terminal Europa ha scelto la via dei “cancelli aperti”: «Per adesso l’azionariato è questo – spiegano i manager della società di cui è presidente Bruno Binasco (già braccio destro di Marcellino Gavio) – ma ovviamente avevamo già detto in passato che siamo pronti all’ingresso di nuovi soci, anche terminalisti. Lavoriamo in una logica di sistema: per riempire questi piazzali non basteranno certo i traffici del Multipurpose. Saremo un terminal al servizio di tutti».

 

La presenza nell’azionariato dell’Autorità portuale è una ulteriore garanzia. Intanto oggi, in Comitato portuale a Genova, verrà comunicato il risultato della gara per il Multipurpose che ha visto vincenti la coppia Messina-Gavio. La votazione sull’assegnazione del terminal arriverà però in un secondo tempo, dopo gli adempimenti burocratici da parte della cordata vincente.

 

(da: shippingonline.ilsecoloxix.it del 26.03.2010)