Le Autostrade del mare vanno rilanciate a livello europeo attraverso la creazione di regole comuni, sinergie e rotte. Questo l’auspicio espresso dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli, a margine della seconda Giornata europea del mare.

 

«Come governo – ha spiegato il ministro – stiamo spingendo molto per questo progetto. Dove ci sono, le Adm funzionano molto bene. In tutti gli incontri bilaterali che ho avuto ho parlato di questo tema e in questa cornice può avere una spinta ulteriore. Ne ho parlato con il presidente Barroso (che ha partecipato alla sessione plenaria ndr) convenendo che è una questione che sta a cuore non solo all’Italia ma anche all’Europa. Nel Consiglio dei ministri Ue il problema è stato affrontato perché l’Europa deve svolgere il suo ruolo».

 

Fino ad oggi, ha proseguito il ministro, «ogni Paese ha lavorato per proprio conto o insieme a un altro. Adesso serve invece una politica integrata, uno sforzo comune per fare sistema anche con altri Paesi del Mediterraneo e del Nord Africa. Le Autostrade del mare – ha aggiunto – creano posti di lavoro, salvaguardano l’ambiente e decongestionano le strade».

Nel corso del suo intervento, il ministro aveva sottolineato che la Giornata europea del mare «può essere il momento per estendere la riflessione sul futuro del Mediterraneo e dei processi di integrazione che coinvolgono altre aree fuori dagli attuali confini dell’Ue, valorizzando la carica di sviluppo dell’area mediterranea e, soprattutto, le esperienze di Paesi che, in questi anni, hanno registrato alti tassi di crescita del prodotto interno lordo, maggiori di quelli che si sono verificati nei Paesi europei».

 

Secondo il ministro, «il mare, interpretato in una logica di sistema, è la griglia su cui vengono a disegnarsi, in concreto, tutti i processi di liberalizzazione e di armonizzazione. È la griglia su cui le volontà teoriche si misurano nella più severa concretezza».

 

(da: shippingonline.ilsecoloxix.it del 19.05.2009)