La Federazione Nazionale degli Spedizionieri Doganali contesta il decreto fiscale 16/2012. Nel mirino di Anasped è in particolare la norma che prevede “differenze rispetto alla dichiarazione di merci destinate all’importazione definitiva, al deposito o alla spedizione ad altra dogana”. La Anasped contesta l’eliminazione della figura dell'attenuante (parziale) per gli errori di trascrizione commessi in buona fede, che saranno quindi sanzionati come le altre irregolarità. “La categoria è convinta che per alimentare la crescita economica occorrono misure immediate a sostegno dello sviluppo, riforme di liberalizzazione del mercato, semplificazione delle procedure e applicazioni omogenee delle disposizioni, mentre tali modifiche normative demoralizzano e penalizzano l'intero comparto legato al commercio internazionale, già in crisi per la congiuntura economica negativa dell'intera Europa”. Anasped sollecita un incontro con gli organi di governo e le altre organizzazioni del settore della logistica (Fedespedi, Confetra, Assologistica, Assocad), per valutare le criticità del decreto ed esaminare le possibili soluzioni.