Sull’area dell'ex
Liquichimica, uno stabilimento che doveva produrre bioproteine per mangimi
animali che venne chiuso dopo 48 ore di esercizio, dovrebbe nascere a Saline
Joniche, in Calabria, una centrale a carbone da 1.320 megawatt. L’investimento
proposto dalla società italo – svizzera SEI è di un miliardo di euro e
coinvolgerebbe 1.500 addetti per la sua costruzione e 300 persone a regime. Gli
enti locali sono contrari, i ministeri si devono ancora esprimere. Per la ex
Liquichimica, solo dopo avere speso 1300 miliardi di lire le istituzioni
conclusero che la produzione non poteva essere avviata, in quanto altamente
inquinante.