Una città che odia i camion, anche se questi rappresentano un fattore chiave e irrinunciabile per il funzionamento del porto. Questa città è Genova, che torna a esprimere dubbi e dissenso rispetto all’unica soluzione possibile per garantire la sosta dei Tir: l’area di Cornigliano. Nonostante la coerenza del Presidente dell’Autorità Portuale, Luigi Merlo che ha in queste settimane difeso il progetto di un Autoparco nei 130 mila metri quadrati di Cornigliano, la città sembra aver cambiato idea, caricandosi la responsabilità di catapultare Genova e il suo porto in una situazione di emergenza fuori controllo. E’ quanto sostengono in una nota congiunta i responsabili delle Associazioni degli autotrasportatori genovesi, che sono costrette oggi a ipotizzare azioni di protesta per ottenere il rispetto dei patti. Se verrà confermato a far data dal 1 gennaio del prossimo anno lo sfratto dei camion anche dal parcheggio di Campi, i 400-500 posti per i “TIR” nell’area ex ILVA saranno assolutamente necessari per evitare una situazione di totale emergenza oltre che per il Porto anche per la città. “Siamo convinti – affermano i vertici dell’autotrasporto – che Cornigliano fornisca la migliore localizzazione per un Autoparco, che concilierebbe le esigenze dell’autotrasporto con quelle del territorio e che sarebbe coerente con i progetti di prolungamento della sopraelevata portuale e di collegamento verso i nodi autostradali”. Il 7 Dicembre 2008 l’Amministrazione Comunale e l’Autorità Portuale sottoscrissero un preciso atto di impegno con le Associazioni dell’autotrasporto con l’obiettivo di arrivare puntuali all’appuntamento con l’Autoparco in Cornigliano. “Ci chiediamo – prosegue la nota – se nel frattempo la città abbia cambiato idea”. Occorre invece chiarezza da parte delle Istituzioni che Amministrano il territorio. L’auspicio dell’autotrasporto è che le Amministrazioni pubbliche e tutti i componenti del Comitato dell’Autorità Portuale confermino la volontà, espressa con la delibera e con la previsione di spesa di 20 milioni di euro (piano triennale), e procedano senza rinvii o cambi di programma, alla realizzazione dell’Autoparco nell’area di Cornigliano; “se ciò non accadesse – concludono i rappresentanti dell’autotrasporto genovese – loro malgrado, le Associazioni sarebbero costrette a optare per azioni a tutela degli interessi della categoria”.
(Da Maritime Transport Daily Newsletter)