Il presidente dell'Autorità Portuale di Livorno Roberto Piccini è stato ascoltato venerdì per oltre 2 ore dal PM livornese Gianfranco Petralia. Il colloquio sarebbe stato richiesto dallo stesso Piccini. Il nome del presidente della Port Authority è iscritto nel registro degli indagati. L'ipotesi di reato è truffa ai danni dello Stato. L'inchiesta, partita da un esposto presentato da un consigliere provinciale del Pdl, vuole far luce sulla legittimità di un'indennità di trasferta che Piccini ha ricevuto tra il 2008 e il 2009: secondo l'accusa, in quel periodo avrebbe avuto la residenza all'anagrafe di Montecatini Terme (Pistoia), ma di fatto avrebbe abitato a Livorno. Il colloquio è stato chiesto dai legali di Piccini per chiarire le circostanze della vicenda. Entro 15 giorni verrà depositata in Procura una memoria difensiva accompagnata dalla documentazione dei viaggi tra Livorno e Montecatini (ricevute di pedaggi e di altre spese). Piccini ha spiegato al magistrato che quando è stato costretto a restare in città è stato per assistere gli anziani genitori. Il padre di Piccini, Italo, storico presidente dei portuali livornesi, è morto a marzo dopo una grave malattia. (Da Maritime Transport Daily Newsletter)