Secondo le elaborazioni svolte dall’Osservatorio Airp sulla Mobilità Sostenibile, con le tecnologie introdotte dal 1990 e che verranno completamente raggiunte con l’adozione nel 2013 delle norme Euro VI per i mezzi pesanti, si è ottenuta una riduzione dell’88% delle emissioni di monossido di carbonio, contenimento fino al 95% di quelle di idrocarburi, abbattimento del 97% delle emissioni di ossido di azoto e fino al 98% dei particolati. Fatta 100 l’emissione di monossido di carbonio di un camion Euro 0 immatricolato nel 1990, per un analogo mezzo Euro V del 2008 il livello di emissione è già sceso a 12. Stessa dinamica anche per la riduzione dell’indice delle emissioni di idrocarburi che, dal 1990 è calato da 100 fino a 18 nel 2008 (Euro V) e scenderà ulteriormente a 5 nel 2013 (Euro VI). Ciò significa, quindi, che per i camion di nuova immatricolazione dal 1990 al 2013 le emissioni inquinanti si ridurranno dell’88% per il monossido di carbonio e del 95% per gli idrocarburi. Le emissioni di ossido di azoto che, dall’indice 100 per un camion del 1990, sono già scese a 14 nel 2008 e caleranno ulteriormente a 3 nel 2013 (Euro VI). Ancor più evidente è poi la riduzione delle emissioni di particolati il cui indice, dal 1990 al 2008, è già sceso da 100 a 5 e che con i camion Euro VI calerà a 2 (-98% sul 1990). (Da Maritime Transport Daily Newsletter)