«La perla Venezia non vive se non vive la conchiglia del suo bacino scolante». È questa l'idea di fondo che ha portato il presidente di Confindustria Venezia, Luigi Brugnaro, ad avanzare alcune proposte e richieste in merito alla bozza della nuova legge speciale per Venezia e la sua laguna, da poco presentata dal ministro Brunetta. Sono quattro i temi su cui Brugnaro ha puntato l'attenzione. In primo luogo, l'inserimento nella legge di Venezia come Città metropolitana. «La Venezia metropolitana – ha detto – è la Venezia del bacino scolante, in cui si inserisce il tema del risanamento e del rilancio. Ci vuole rivitalizzazione economica per far diventare Venezia una delle dieci città metropolitane, come previsto dalla legge». Il secondo tema è quello della fiscalità di vantaggio, per la quale Brugnaro ha ragionato in termini di «periferie concentriche». «La fiscalità – ha osservato – va contrattata attraverso la Regione con la Comunità europea, per consentire al sistema di attrarre investimenti, e va attenuata ma non annullata più lontani si va dal centro della città metropolitana, in coerenza con la città che vorremmo tra dieci anni». La terza richiesta degli industriali riguarda Porto Marghera e le bonifiche. Secondo il presidente di Confindustria «bisogna raccogliere di più le sollecitazioni sulle modalità di esecuzione delle bonifiche. Non ho nulla da ridire sulla formula del commissario, ma bisogna inserire proposte che puntino a dare certezza di costi e tempi di intervento». Gli industriali puntano infine sulla semplificazione amministrativa. «Bisogna che la legge speciale – ha concluso – sia più coraggiosa nella governance, che deve prevedere uno snellimento di poteri e includere le categorie economiche, per dare un reale vantaggio competitivo». (Da Maritime Transport Daily Newsletter)