Gli operatori portuali indiani sono preoccupati, dopo che il ministero della Difesa ha chiesto di scansire tutti i container che transitano attraverso il terminal Vallarpadam, nel porto di Kochi. “L’operazione – ha detto un funzionario del porto indiano – richiederà tempo e ritarderà la movimentazione della merce. Nessun terminal di transhipment nel mondo segue il metodo di scansire tutti i container. Neanche Stati Uniti e Unione europea, che adottano strette misure di sicurezza, utilizzano uno strumento di sicurezza di questo tipo”. Il presidente della Camera di commercio di Kochi, P. Narayan, ha affermato che la scansione del 100% dei container non risponde a esigenze di sicurezza, perché la merce che transita per il terminal ha tutta origine o provenienza da altri porti indiani, dove i controlli sono già stati eseguiti. Il terminal Vallarpadam movimenta 290 mila container all’anno, ma dovrebbe arrivare a regime a 750 mila.
Altre informazioni:
www.thehindubusinessline.com