La Guardia di Finanza di Taranto ha scoperto un contrabbando di gasolio proveniente dalla raffineria di Taranto e destinato al bunker delle navi, ma che veniva illegalmente introdotto nella rete distributiva nazione per l’utilizzo nell’autotrazione. Al vertice dell’associazione a delinquere era il titolare di una società di autotrasporto di carburante. Le persone denunciate per contrabbando doganale ed evasione fiscale sono 132. Coinvolti dipendenti della raffineria di Taranto, uno spedizioniere doganale, alcuni titolari di depositi e distributori stradali di carburanti, soci e dipendenti di aziende di trasporto di carburanti e autisti di autocisterne. Il contrabbando riguarda il gasolio bunker, ossia quello destinato alle navi, prodotto nella raffineria di Taranto e che dovrebbe essere immesso direttamente nel circuito di approvvigionamento delle navi.