L’Autorità portuale di Livorno ha preso posizione contro le imprese del porto che, anziché fare ricorso alla società di lavoro temporaneo ALP preferiscono avvalersi di personale e mezzi di soggetti terzi. Al termine di una serie di verifiche, l’Autorità portuale ha deciso di adottare nei confronti di quattro società altrettanti provvedimenti di sospensione dell’autorizzazione allo svolgimento delle operazioni portuali. «Vogliamo lanciare un segnale forte e chiaro – ha detto il Presidente Giuliano Gallanti – non possiamo tollerare alcun tipo di irregolarità. Per questo abbiamo proposto di sospendere, dopo azioni graduali di diffida, sei imprese»- «Per il momento si tratta solo di proposte di sanzione – ha detto il segretario generale del porto, Massimo Provinciali – stiamo infatti aspettando che le società ci facciano pervenire, entro dieci giorni al massimo, le eventuali controdeduzioni di merito. Dopo di ché passeremo dalle parole ai fatti». «Non vogliamo danneggiare né le imprese né i lavoratori – ha sottolineato Gallanti – infatti adotteremo sospensioni simboliche. Ma sia ben chiaro che d’ora in poi utilizzeremo la mano pesante contro chiunque violi le regole».