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Secondo Bruxelles, le comunicazioni commerciali sono utilizzate per informarsi vicendevolmente sull’evoluzione dei noli
La Commissione Europea ha annunciato venerdì 22 Novembre l’avvio di una procedura formale d’indagine per verificare se diverse compagnie armatoriali che operano nel settore del trasporto marittimo containerizzato hanno partecipato a pratiche concordate in violazione delle norme dell’UE sulla concorrenza.
La decisione di iniziare l’indagine è scaturita dalle modalità con cui tali compagnie diffondono i propri comunicati commerciali, in particolare quelli relativi a variazioni tariffarie (General Rate Increase, ecc.). «Dal 2009 – ha spiegato la Commissione UE – queste compagnie annunciano regolarmente la loro intenzione di aumentare le tariffe attraverso comunicati stampa sui loro siti web e sulla stampa economica specializzata. Questi annunci pubblici sono diffusi più volte all’anno e rendono noto l’ammontare dell’aumento e la data della sua entrata in vigore, che di solito è la stessa per tutte le compagnie. In generale – ha ricordato Bruxelles – le compagnie diffondono annunci in successione poche settimane prima della data di entrata in vigore prevista. La Commissione teme che questa pratica consenta alle compagnie di informarsi vicendevolmente circa le loro intenzioni riguardo alle future tariffe e che sia lesiva della concorrenza e dei clienti determinando un aumento delle tariffe sul mercato dei servizi di linea per il trasporto marittimo dei container sulle rotte da e per l’Europa . La Commissione intende ora esaminare se tale fatto costituisca una pratica concordata in violazione dell’articolo 101 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) e dell’articolo 53 dell’accordo sullo Spazio Economico Europeo».