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«Al sistema portuale italiano serve una strategia nazionale. Ci vuole qualcuno che pensi, individui le priorità e decida, avendo presente che occuparsi di porti significa in primo luogo occuparsi di avere una strategia della logistica». Lo ha affermato a Trieste la presidente del Friuli Venezia Giulia e responsabile Infrastrutture del Pd, Debora Serracchiani, partecipando a un incontro del Propeller Club. «È fondamentale definire la natura giuridica delle Autorità portuali – ha proseguito – soprattutto dopo che è stato chiarito dall’Europa che sono imprese, e che quindi dar loro risorse equivale a concedere aiuti di stato, che in Europa non sono possibili». Ricordando che «le priorità italiane devono coincidere con le priorità europee», la Serracchiani ha sottolineato che «le scelte nazionali devono essere supportate da una normativa conseguente. Certamente però la soluzione non è indicare da Roma i distretti portuali, dove poi magari chi è a capo di quel distretto è sottratto alle normative pubbliche. Le conseguenze dello stato attuale delle cose – ha concluso – sono follie come il porto offshore di Venezia ».