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Ad un anno dall’attivazione del servizio di navi feeder per lo scalo container tra il Porto di Vasto e quello di Trieste, la Confindustria locale organizza per mercoledì 19 Febbraio un incontro tecnico  sulle prospettive di sviluppo del servizio logistico e sull’analisi di quanto già realizzato. Alla presentazione interverranno il Presidente della Camera di Commercio di Chieti, manager di Maersk Italia e della Trieste Marine Terminal e gli operatori portuali di Vasto. Nel primo anno di attività il servizio feeder di Maersk Line fra il Trieste Marine Terminal (TMT) del porto di Trieste e il porto di Punta Penna di Vasto ha realizzato una trentina di collegamenti. La linea ha sviluppato un traffico di circa 1.700 teu per un valore di merce fatturata in export-import di circa 5,1 milioni di euro oltre a un fatturato di servizi portuali (rimorchio, pilota, agenzie, impresa portuale, trasportatori) di circa 500 mila euro. Tramite le navi madre che partono da Trieste, le merci spedite da Vasto sono in grado di raggiungere tutte le destinazioni mondiali.   Fino ad ora, a causa della mancanza in Abruzzo di porti attrezzati per il traffico container si dovevano utilizzare solo gli scali di Napoli, Salerno Ancona e Bari. La minor distanza con il porto di imbarco o sbarco genera, oltre ad un positivo impatto ambientale conseguente al minor traffico su gomma, un’economia sul trasporto stradale di circa 300 euro a container: un risparmio importante per le aziende del territorio. Complessivamente, il porto di Vasto movimenta attualmente più di 500 mila tonnellate l’anno di merce sia alla rinfusa che in container. Grazie all’attività del porto la dogana di Vasto è la prima in Abruzzo per introiti, con un incasso annuo di circa nove milioni di euro come Iva e circa due milioni di euro di dazi oltre ad altri introiti vari per circa 500 mila euro.