Lo scorso anno il trasporto stradale ha registrato un aumento del +4,3%, mentre quello ferroviario ha accusato un calo del -0,4%

Nei giorni scorsi l’assemblea dei soci di Interporto Bologna ha approvato il bilancio d’esercizio 2015 che presenta oltre 46 milioni di ricavi ed un utile netto pari a più di 7,1 milioni di euro, di cui quasi 6,8 milioni sono stati devoluti a riserva straordinaria, scelta prudente – ha specificato l’azienda – dettata soprattutto dalla necessità di portare a compimento il programma di investimenti previsti dal Piano Strategico nei prossimi tre anni e proseguire l’espansione che negli ultimi anni ha favorito la crescita dell’occupazione che ad inizio 2016 si è attestata intorno ai 4.000 addetti. Inoltre l’assemblea ha approvato anche il bilancio sociale 2015, attraverso il quale la società dà conto dei propri risultati dal punto di vista sociale ed ambientale.
«Il 2015 – ha spiegato il presidente dell’azienda interportuale, Marco Spinedi – è stato un anno ricco di cambiamenti per Interporto Bologna che corona un lungo periodo di sviluppo, che ha visto crescere il patrimonio immobiliare della struttura, fino al completamento del Primo Piano Particolareggiato e la prossima ultimazione del Secondo. Tra il 2014 ed il 2015 – ha ricordato Spinedi – la società ha deciso di cedere una parte significativa del proprio patrimonio immobiliare e di “cambiare pelle”, passando da operatore/sviluppatore immobiliare a società di servizi che spaziano dall’immobiliare logistico, che resta comunque un elemento fortemente caratterizzante della società, all’ambito dell’intermodalità ferroviaria e dei servizi ad essa collegati. Un ambito nel quale Interporto Bologna ha decisamente primeggiato in passato, ma che oggi presenta alcuni elementi di criticità, ma anche importanti opportunità. A questo scopo, una delle società del gruppo, Gestione Servizi Interporto, è stata incorporata in Interporto Bologna e nel corso del 2015 è stata costituita un’ATI per la costruzione e gestione della Piattaforma Logistica Trieste (PLT), all’interno del porto friulano. Un’iniziativa rivolta all’internazionalizzazione della società, un passaggio fondamentale per rilanciare il traffico intermodale tra Europa e Mediterraneo. Un obiettivo che la recente apertura della galleria del Gottardo ed il prossimo potenziamento del Brennero hanno reso ancora più attuale. Per dare slancio all’attuazione del piano triennale – ha ricordato ancora Spinedi – il nuovo consiglio di amministrazione, d’accordo con gli azionisti, ha intrapreso un importante processo di riorganizzazione della società, provvedendo in primo luogo a selezionare un nuovo direttore generale».
Interporto Bologna ha specificato che inoltre il 2015, in ambito immobiliare, ha visto l’ultimazione di un nuovo magazzino di 7.500 metri quadri per Admenta Italia, azienda del gruppo multinazionale A.F.M. che si occupa della distribuzione di farmaci ad ospedali e farmacie comunali, ma soprattutto l’avvio di nuovi cantieri che porteranno ad aumentare ulteriormente i magazzini. Con i primi mesi del 2016, infatti, si è dato il via al Terzo Piano Particolareggiato che prevede lo sviluppo di oltre un milione di metri quadri di nuovi spazi dedicati alla logistica.
Sul fronte della movimentazione delle merci, il 2015 è stato positivo soprattutto per quanto riguarda il trasporto stradale, che ha registrato un aumento del +4,3% rispetto al 2014, mentre sono meno lusinghieri i risultati del trasporto ferroviario, calato del -0,4% rispetto all’anno precedente.

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