Ora possono transitare navi larghe fino a 49 metri

Ieri, con il transito della portacontainer COSCO Shipping Panama del gruppo armatoriale cinese China COSCO Shipping Corporation, è stato inaugurato l’ampliamento del canale di Panama realizzato con l’attivazione di una terza nuova serie di chiuse. I lavori hanno consentito di istituire un terzo percorso di transito che permette il passaggio di portacontenitori larghe fino a 49 metri, lunghe fino a 366 metri, con un pescaggio massimo di -15 metri ed una capacità di carico fino a circa 13.000-14.000 anziché fino a 5.000 teu come in precedenza. La nave cinese transitata ieri è lunga quasi 300 metri, larga 48 metri ed ha una capacità di carico massima pari a 9.472 teu.
Alla cerimonia, svoltasi nel pomeriggio all’arrivo della COSCO Shipping Panama allo sbocco nell’Oceano Pacifico dopo l’attraversamento del canale, hanno partecipato il presidente della Repubblica di Panama, Juan Carlos Varela, l’amministratore della Panama Canal Authority (ACP), Jorge Luis Quijano, altri rappresentanti delle istituzioni e 5.000 panamensi.
I lavori di ampliamento, che hanno comportato un investimento di 5,25 miliardi di dollari, sono stati avviati il 7 settembre 2007 e sono stati affidati al Grupo Unidos por el Canal (GUPC), consorzio costituito dalla spagnola Sacyr Vallehermoso, dall’italiana Salini Impregilo, dalla belga Jan De Nul e dalla panamense Constructora Urbana (CUSA). L’azienda italiana ha sottolineato che la costruzione del nuovo canale ha richiesto un cantiere enorme con numeri da capogiro: 50 milioni di metri cubi di scavi, 290.000 tonnellate di ferro, 4,8 milioni di metri cubi di calcestruzzo, oltre 100 milioni di ore di lavoro.
L’azienda italiana ha evidenziato che il progetto realizzato da Salini Impregilo ha introdotto importanti innovazioni per il mondo delle costruzioni, per esempio con la creazione di un sistema di grandi bacini comunicanti che consentono il risparmio del 60% d’acqua ad ogni passaggio delle chiuse, mentre con il vecchio canale l’acqua utilizzata per il transito delle navi continuerà a defluire interamente in mare. Inoltre Salini Impregilo ha sottolineato che gioiello del progetto sono le 16 gigantesche paratoie in acciaio costruite in Italia e trasportate via mare nel corso dei sette anni di costruzione. Ognuna di queste paratoie, dal peso medio di quattromila tonnellate – ha spiegato la società – esegue in appena quattro minuti il proprio compito, che è quello di aprire e chiudere le camere d’acqua che – funzionando come enormi montacarichi – permettono alle mega navi di superare il dislivello di 27 metri esistenti fra il lago artificiale di nome “Gatún” e i due oceani.

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