Nel settore i nuovi ordini sono stati pari a 2,9 milioni di tonnellate di stazza lorda (1,3 milioni di tsl nel primo semestre del 2016)

Nei primi sei mesi di quest’anno i ricavi della società di classificazione e certificazione Bureau Veritas sono cresciuti del +6,2% salendo a 2,36 miliardi di euro rispetto a 2,22 miliardi di euro nella prima metà del 2016. L’utile operativo è ammontato a 286,2 milioni di euro (-5,7%) e l’utile netto a 146,0 milioni di euro (-12,5%).
Nel solo segmento Marine & Offshore il gruppo francese ha totalizzato ricavi pari a 190,8 milioni di euro, in calo del -6,3% rispetto a 203,7 milioni nei primi sei mesi dello scorso anno, ed un utile operativo rettificato pari a 45,0 milioni di euro (-17,4%). BV ha specificato che nel primo semestre del 2017 in questo segmento d’attività è stato registrato un sensibile calo della crescita organica (-7,5%) che è effetto del crollo dei nuovi ordinativi verificatosi negli scorsi trimestri, in particolare relativamente a categorie di naviglio come le rinfusiere e le portacontainer. L’azienda francese ha precisato inoltre che nel secondo trimestre di quest’anno è accelerata la flessione dell’attività nel settore delle nuove costruzioni e che il livello di certificazioni di nuove attrezzature ha mostrato un calo a due cifre, in particolare in Asia.
La flessione dei risultati della divisione è stata conseguenza anche della prosecuzione della contrazione delle attività nel comparto offshore a causa della diminuzione dei progetti in corso e della riduzione delle attività di studio di valutazione dei rischi.
Nella prima metà di quest’anno la divisione Marine & Offshore ha incamerato nuovi ordini per un totale pari a 2,9 milioni di tonnellate di stazza lorda, più del doppio rispetto a 1,3 milioni di tsl nel primo semestre del 2016, ma un volume – ha specificato Bureau Veritas – non ancora sufficiente per accrescere il portafoglio ordini che al 30 giugno scorso aveva una consistenza di 13,6 milioni di tonnellate di stazza lorda rispetto a 15,4 milioni di tsl al 30 giugno 2016 e a 13,6 milioni di tsl al 31 dicembre 2016.
Bureau Veritas prevede che nel secondo semestre del 2017 l’attività nel settore Marine & Offshore sarà caratterizzata da una prosecuzione della contrazione nel segmento delle nuove costruzioni, mentre le attività nel settore dei servizi dovrebbero rimanere agli attuali livelli ad eccezione del mercato offshore che – ha ricordato l’azienda – risente molto delle fluttuazioni dei prezzi del petrolio. Un impulso positivo dovrebbe invece essere determinato dall’introduzione delle nuove normative, in particolare da quelle relativa alla gestione delle acque di zavorra e da quelle sulle attività di Monitoring, Reporting and Verification (MRV) per il controllo delle emissioni delle navi.
Nel solo secondo trimestre del 2017 i ricavi del gruppo BV si sono attestati a circa 1,22 miliardi di euro, in crescita del +5,2% sul corrispondente periodo del 2016. Nel segmento Marine & Offshore il volume d’affari è stato pari a circa 93,7 milioni di euro, con una diminuzione del -11,6%, e in tale settore d’attività il volume complessivo dei nuovi ordini è stato pari a 1,6 milioni di tonnellate di stazza lorda rispetto a 0,3 milioni di tsl nel trimestre aprile-giugno del 2016.
Commentando i risultati conseguiti dal gruppo nel primo semestre di quest’anno, l’amministratore delegato di Bureau Veritas, Didier Michaud-Daniel, ha evidenziato che il processo di trasformazione dell’azienda sta proseguendo con successo e che tutti i segmenti d’attività hanno registrato una crescita «ad eccezione – ha precisato – di quello Marine & Offshore che sta facendo fronte ad una crisi del mercato. Il settore Consumer Products – ha sottolineato Michaud-Daniel – sta crescendo, quello Certification continua ad evidenziare solidità e quello Agri-Food & Commodities sta gradualmente migliorando. Il segmento Industry, che rappresenta il nostro maggiore settore d’attività, è ormai prossimo alla stabilità dato che le condizioni avverse dei mercati Oil & Gas sono compensate dalla diversificazione dei mercati finali. Questi incoraggianti sviluppi – ha concluso il CEO di Bureau Veritas – dovrebbero continuare a rafforzare le nostre performance».

Articolo realizzato da InforMare S.r.l. – Riproduzione riservata