Agostinelli: «il 47% di assenza ogni turno di lavoro è una follia, secondo me»
Il commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli, ha denunciato che l’abnorme livello di assenteismo tra i lavoratori del container terminal dello scalo calabrese rischia di compromettere l’auspicato rilancio del porto reso possibile dal programma di investimenti annunciati e in via di attuazione da parte del gruppo armatoriale Mediterranean Shipping Company (MSC), che recentemente si è assunto l’onere di gestore unico del terminal portuale.
Agostinelli ha spiegato che mediamente all’inizio di ogni turno di lavoro il 47% della forza lavoro è assente, «e mi riferisco – ha precisato – ad una forza assente di lavoratori che sono giustamente in ferie, oppure stanno utilizzando dei permessi, oppure sono in malattia, oppure le cosiddette malattie “last minute” comunicate all’ultimo momento al datore di lavoro». «Raggiungiamo percentuali di questa entità e – ha aggiunto – io sono sinceramente preoccupato e oggi mi sento di lanciare il sasso nello stagno».
Agostinelli ha sottolineato che le aspettative di rilancio del porto «andranno deluse se questo andazzo continuasse». «Per me – ha puntualizzato – questi numeri non sono fisiologici». «È – ha evidenziato – un problema gravissimo che ci è stato rappresentato e che noi conoscevamo. Oggi credo che sia il caso di parlarne pubblicamente e di aprire un dibattito pubblico su questa problematica che rischia di inficiare un processo di ripresa». Il commissario straordinario dell’Autorità Portuale ha specificato che il numero delle navi giunte in porto nell’ultimo periodo è leggermente diminuito «proprio per l’impossibilità del terminal di lavorare tutte le navi contemporaneamente».
«La vogliamo questa ripresa – si è chiesto Agostinelli – o non la vogliamo?». Il commissario ha ricordato che il terminalista sta investendo a Gioia Tauro 130 milioni di euro in due anni» e che «il piano aziendale prevede quattro milioni di contenitori nel prossimo triennio e – ha recriminato – non li faremo perché manca l’elemento umano».
«Il 47% di assenza ogni turno di lavoro – ha proseguito Agostinelli – è una follia, secondo me». «Qui corriamo veramente il rischio di rendere nullo uno sforzo imponente. Ecco perché mi sento tradito». Il commissario dell’Autorità Portuale ha ricordato che solo poche settimane fa «si chiedeva lavoro. Oggi – ha sottolineato – c’è lavoro da buttare e la società rallenta le navi in arrivo nel porto di Gioia Tauro per l’impossibilità a lavorarle. Allora mi chiedo: c’è qualcosa di più che io devo oggi denunciare e per cui devo tirare questo sasso nello stagno».
Rimarcando inoltre che attualmente la produttività a Gioia Tauro è di 22 movimenti di container all’ora mentre a Valencia è di 36, Agostinelli ha sostenuto che il dato dell’assenteismo in porto è risaputo da tutti e che la reazione a questo fenomeno è un allargare le braccia dicendo «qui è così. No – ha replicato Agostinelli – qui non è così. Qui non può essere così. Perché qui siamo un grande porto, siamo una grande regione, è la più grande azienda di questa Regione che ha molti problemi ma anche molte possibilità. E – ha concluso – non ci vuole niente: ci vuole gente che lavori, che abbia a cura l’amore per il proprio lavoro».
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