L’attività di Aiom è stata e sarà fondamentale per lo sviluppo intermodale del porto di Trieste, come spiega questo intervento di Sergio Bologna, presidente di Aiom e consigliere di CISCo.

L’Agenzia Imprenditoriale Operatori Marittimi (A.I.O.M.) di Trieste è un organismo costituito nel 1985 dalla Camera di Commercio e dall’Autorità portuale con lo scopo di avere a disposizione una struttura in grado di fornire assistenza tecnica al governo della Regione Friuli Venezia Giulia, agli altri Enti del cluster marittimo-portuale e agli operatori su materie di una certa importanza come: progetti europei, pianificazione del territorio, analisi del mercato, expertise relativa a progetti di legge regionali ecc.. In questi anni l’A.I.O.M., oltre ad assolvere questi compiti, si è specializzata in due campi di grande interesse: i traffici ferroviari intermodali in partenza ed arrivo dai porti (in particolare predisponendo i piani operativi della società Alpe Adria sulla base di un’apposita convenzione) e l’osservazione costante del mercato rappresentato dall’arco portuale nordadriatico orientale (Trieste, Koper, Rjieka) che ormai ha acquistato una sua configurazione specifica come porta di accesso alla Mitteleuropa e alla regione balcanica.

Con queste due funzioni l’A.I.O.M. viene ad integrare, sia in termini operativi che in termini di conoscenza, l’azione che la nuova governance del porto di Trieste sta portando avanti con successo e che in poco tempo le ha consentito di acquistare una posizione di preminenza tra gli scali italiani per quanto riguarda la quota di traffico ferroviario (previsione a fine 2019: 10 mila treni).

Proprio in questo periodo l’A.I.O.M. sta completando uno studio per l’Assessorato ai Trasporti della Regione FVG sullo stato di avanzamento e sulle prospettive della rete logistica regionale in una visione coerente con l’idea di “sistema” contenuta nella recente riforma dei porti. Questa analisi strategica consente di cogliere in tempo reale lo sviluppo di un nuovo mercato dei trasporti intermodali che si sta formando nell’est del Paese e in particolare negli Interporti di Pordenone e di Cervignano, in maniera indipendente dalle attività portuali, ma come frutto di un nuovo interesse per il treno da parte del sistema produttivo regionale, al quale stanno dando risposta leader internazionali del settore come Hupac, Kombiverkehr, LKW Walter e che ruota attorno all’asse rappresentato dal valico di Tarvisio.

Il monitoraggio costante che l’A.I.O.M. effettua anche sui traffici dei porti sloveni e croati di Koper e di Rjieka, redigendo periodici report, consente di verificare che il tasso di crescita dell’arco nordadriatico orientale è particolarmente vivace nel settore del container con volumi complessivi di 3 milioni di TEU che si possono raggiungere già nel 2020 e che spiegano l’accentuato interesse delle Alleanze, sempre più disposte a inserirvi servizi diretti con navi fino a 16 mila TEU.

Si tratta dunque, sia dal lato marittimo che dal lato terrestre, di nuovi mercati che si stanno consolidando e che rendono particolarmente ricco e diversificato il panorama dei flussi mediterranei.

Tutte le informazioni relative a queste dinamiche l’A.I.O.M. le riversa nel suo sito www.aiomfvg.it, a disposizione in parte dei soli soci e in parte di tutti gli interessati del settore.

Sergio Bologna, Presidente A.I.O.M.