Lo scorso anno il valore dei premi ha registrato un aumento del +6,1%

Nel 2020 il valore dei premi assicurativi nel settore dello shipping è stato stimato in circa 30 miliardi di dollari, con un incremento del +6,1% rispetto all’anno precedente. Lo ha reso noto L’international Union of Marine Insurance (IUMI) presentando oggi a Seul, nel corso della conferenza annuale dell’associazione, la propria analisi sugli ultimi trend del mercato delle assicurazioni marittime. In particolare, lo scorso anno il 47,7% del valore complessivo dei premi era relativo al mercato europeo, il 29,3% a quello dell’Asia-Pacifico, il 9,3% al mercato dell’America Latina, il 7,7% a quello nordamericano e il rimanente 6,0% ad altri mercati regionali. Inoltre nel 2020 la quota maggiore del valore complessivo dei premi è risultato quello del segmento dell’assicurazione delle merci trasportate (57,2%), seguita da quelli delle assicurazioni “corpi” (23,8), del segmento energetico/offshore (12,1%) e della Marine Liability (6,8%).

Commentando questi dati Astrid Seltmann, vice presidente del comitato Facts & Figures della IUMI, ha osservato che «sembra che il mercato europeo abbia toccato il fondo nel 2019 ed ora si stia nuovamente rafforzando, mentre il mercato asiatico continua a godere di una crescita anno su anno iniziata nel 2016». Seltmann ha specificato che i miglioramenti riscontrati nel 2020 in tutte le regioni «sono dovuti in gran parte ad un rafforzamento della base premi combinata con un impatto assai contenuto dei sinistri. Si tratta di una tendenza positiva, ma – ha precisato – dato che questa ripresa è partita da una soglia molto bassa, non è ancora chiaro se l’attuale miglioramento proseguirà nei prossimi anni assicurando maggiore prevedibilità ad armatori, proprietari delle merci e assicuratori. Il recente scenario dei sinistri – ha precisato ancora Seltmann – è stato relativamente favorevole, il che deve essere posto in relazione con la ridotta attività nel 2020 di alcuni segmenti dello shipping, come le crociere e il trasporto dei container, come conseguenza delle misure per il Covid. Con l’economia in ripresa e l’aumento delle attività di trasporto marittimo e offshore ci si può aspettare che anche la frequenza e la gravità dei sinistri aumenteranno nuovamente».

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06 Settembre 2021