Nell’ambito della Settimana della cultura ambientale (5/9 luglio) le politiche ambientali della Regione Liguria ottengono la certificazione Iso 14001 dal Rina. È la prima volta che un’amministrazione regionale in Italia ottiene questo prestigioso riconoscimento, che impegnerà di qui in avanti la Regione a implementare un sistema di gestione ambientale orientato al miglioramento continuo delle performance.
«Un primato che si aggiunge ad altri risultati importanti – precisa l’assessore all’Ambiente della Regione Liguria, Franco Orsi – . La nostra regione gode infatti di alcune eccellenze sotto il profilo delle azioni di tutela e miglioramento ambientale: tra queste la certificazione ambientale degli enti territoriali che vede oggi in Liguria il più alto numero di enti locali certificati e l’attuazione di un progetto, sostenuto finanziariamente dalla Regione, che sta portando alla certificazione Iso 14001 e Emas 120 enti. E con il certificato ambientale Iso 14001, ricevuto dal Rina, organismo internazionale di certificazione, alla presenza dell’on. Pino Lucchesi, presidente del Comitato nazionale Ecolabel – Ecoaudit, la stessa Regione diviene il primo ente legislativo certificato a livello europeo».
Tra gli altri primati, la prima Comunità montana certificata Iso 14001: CM Alta Val Polcevera; il primo comune industriale certificato Iso 14001: Valdo Ligure; la prima integrazione tra certificazione Iso 14001 e A21L – Agenda 21 Locale: Celle Ligure; la prima certificazione integrata Iso 14001, Iso 9001 e Ohsas 18001 (sicurezza e salute sul lavoro): Apricale; il maggior numero di enti certificati Iso 14001 in Italia: 13.
Oggetto della certificazione conseguita dal Dipartimento Ambiente, Edilizia e Lavori pubblici della Regione Liguria riguarda la predisposizione di atti normativi e amministrativi, la pianificazione e programmazione in materia di ambiente, edilizia e lavori pubblici, la comunicazione, informazione e formazione ambientale.
La certificazione Iso 14001 è stata rilasciata dal Rina al termine di un processo che ha richiesto circa un anno di lavoro da parte della Regione, con la consulenza di Arpal. In estrema sintesi il riconoscimento attesta la conformità del sistema gestionale adottato dall’Amministrazione, testata rispetto a requisiti definiti e attraverso visite ispettive presso la struttura.
Anche a seguito dell’avvenuta certificazione, il Rina verificherà periodicamente la corretta attuazione del sistema.
Sulla base dei risultati di questo processo, sono stati definiti obiettivi specifici di miglioramento ambientale, tra cui: realizzare la pulizia di almeno 8 siti sui fondali oltre – 50 metri entro il 2005; semplificazione normativa e migliore definizione dei ruoli dei vari soggetti in chiave di efficienza; avvio di almeno un programma di bioedilizia residenziale pubblica entro il 2005; ridurre il conferimento di rifiuti biodegradabili in discarica a 105 kg anno procapite entro il 2011 (oggi siamo a più di 300 kg); produrre il 7% dell’energia da fonte rinovabile entro il 2010; ridurre le emissioni di gas climalteranti ai livelli del 1990 entro il 2010; raggiungere una sufficiente qualità delle acque in tutti i corpi idrici superficiali (entro il 2008); bonificare il 50% dei siti contaminati entro il 2009.
Il percorso per raggiungere ogni obiettivo è a sua volta articolato in fasi scadenzate in un dettagliato programma di miglioramento.
Sempre nell’ambito della Settimana europea della cultura ambientale si è voluta dare particolare centralità alla tutela, valorizzazione e governo dell’ambiente marino e costiero, oggetto del primo Convegno internazionale che si aperto ieri presso il centro congressi Magazzini del Cotone.
Occasione questa per una esercitazione antinquinamento in mare. Obiettivo della simulazione: testare le comunicazione di emergenza, S.A.R. e antinquinamento, i tempi di risposta, il piano di intervento definito ed il nuovo progetto d’attuazione del piano internazionale franco-italo-monegasco per la prevenzione e la lotta contro l’inquinamento marino denominato Ramogepol.
Secondo Fanco Orsi, «In questi ultimi dieci anni, il sistema di prevenzione ed emergenza per gli inquinamenti è straordinariamente migliorata, non solo le opportunità fornite dalle nuove tecnologie – l’uso del satellite, di infrarossi e di nuovi mezzi navali e aere – ma anche uno specifico accordo internazionale – il Ramoge appunto – con un proprio comitato di coordinamento tra autorità italiane, monegasche e francesi. Un’azione comune cui la Regione Liguria partecipa fattivamente: infatti, coinvolgendo tutte le risorse di questo pezzo di Mediterraneo, ha redatto specifici protocolli di intervento e di coordinamento, dei quali l’esercitazione di oggi rappresenta un test operativo».
«Tremila le presenze nelle prime tre giornate di apertura della Settimana della cultura ambientale – conclude Soracco, direttore di Arpa Liguria – che prosegue fino ad oggi con il Convegno internazionale su ambiente marino e costiero. Un evento ricco di interventi qualificati, che si conclude giustamente con l’intervento del ministro all’Ambiente, Altero Matteoli».