Il 2006 non ha visto, in tema di security marittima, l'adozione di regole nuove particolarmente importanti, paragonabili a quelle degli anni precedenti, caratterizzati a livello internazionale dalle guerre in Afghanistan (2001) e Iraq (2003) e quindi dalle risposte degli organismi internazionali alle minacce del terrorismo. Sono tuttavia da segnalare alcune misure di carattere più circoscritto, all'interno del C-Tpat, che varrà la pena approfondire in futuro. Ci riferiamo ad esempio all'introduzione, non ancora del tutto efficace, della visual inspection dei container vuoti prima della partenza e a un'altro provvedimento più calibrato, ossia la distribuzione dei sigilli di sicurezza ad personam, a responsabili delle società che devono emettere tanto di ricevuta. Per quanto riguarda il campo terrestre, nell'anno appena trascorso abbiamo visto nascere le prime certificazioni C-Tpat di esportatori e trazionisti stradali e/o ferroviari europei. Negli Stati Uniti, intanto, è stato introdotto un nuovo sistema di controllo e identificazione dei containers ad alto rischio, denominato Ace (Automated commercial envinronment), che si affianca al già noto Ats (Automated targeting system).
Potremmo anche definire il 2006 un anno di elaborazione di piani strategici, a iniziare dall'attività delle commissioni formate da Imo per lo studio della regolamentazione dei Rfid, per quello dei sigilli elettronici e, non ultime, per quello dei rilevatori col sistema Gps della posizione dei container, come richiesto dalla Cbp statunitense.
Il piano strategico quinquennale di Cbp (2006/2011), scaricabile sul sito http://www.cbp.gov/linkhandler/cgov/border_security/international
_activities/csi/csi_strategic_plan.ctt/csi_strategic_plan.pdf,
è forse l'atto piu' rappresentativo del 2006 in tema di security. E' contenuto nel S.a.f.e. Port Act, documento col quale l'Amministrazione statunitense istruisce le parti su come rendere l'America più sicura attraverso un piano di iniziative che si susseguiranno, concatenate una all'altra, per rafforzarsi e completarsi a vicenda.
Fra queste iniziative, che sono allo studio delle varie sottocomissioni del Coac (Advisory Committee on Commercial Operation, comitato interno al Cbp), quella che desta maggior interesse per l'impatto che avrà sul commercio è il progetto denominato “10 plus 2 initiative”. Esso prevede la trasmissione anticipata di ulteriori dati specificativi delle spedizioni marittime e aeree, a supporto dei dati già attualmente previsti dalle 24hrs rules. La sottocomissione che sta lavorando a questa iniziativa renderà pubblico lo studio entro il 14 febbraio 2007, in modo da permettere alle organizzazioni del commercio di esprimere propri commenti e, alla fine, stilare il testo definitivo entro la primavera 2007 e adottarlo entro fine estate, secondo quanto si propone Cbp.
Ma nel 2007 non saranno solo gli Stati Uniti a fare da protagonisti. Come già anticipato nel numero di dicembre del Journal of Security, il Messico ha elaborato un testo regolamentatorio delle 24hrs rules per le merci in arrivo alle proprie frontiere, la cui traduzione in lingua inglese è in corso d'opera. Sicuramente la data di adozione delle trasmissioni anticipate del manifesto di carico nel paese centroamericano non slitterà oltre il 31 marzo 2007.
Anche il Brasile, sebbene non lo faccia per motivi di sicurezza ma doganali, introdurrà entro il primo trimestre il sistema “Siscarga”, che riunirà in un database tutte le informazioni riguardanti i carichi che sbarcheranno o transiteranno nei porti brasiliani. I dati richiesti da ''Siscarga'' saranno del tutto simili a quelli dell'Ams (Automated manifest system) statunitense. 
Dal canto suo l'Unione Europea, sebbene a buon punto nel definire le regole su 24hrs rules e Aeo (Authorised economic operator), introdurrà le stesse ad inzio 2008 (Aeo) e 2009 (24hrs).
La Redazione del Journal seguirà da vicino queste evoluzioni. Nel frattempo, vi augura un felice e prosperoso 2007.