Il segretario generale della Uiltrasporti, Giuseppe Caronia, afferma che sulla privatizzazione di Tirrenia «è assolutamente privo di qualsiasi fondamento che il sindacato abbia sottoscritto accordi che prevedano un qualsiasi esubero di personale o che sia disposto ad accettare ad occhi bendati un piano, peraltro ormai datato, precedentemente solamente discusso». Riferendosi ad affermazioni dell'armatore Salvatore Lauro (nella cordata Mediterranea holding che ha presentato l'offerta vincolante per Tirrenia e Siremar), Caronia aggiunge che «il presidente di Mediterranea Holding farebbe bene anche a chiarire cosa intende quando afferma che la nuova Tirrenia dovrà puntare più alle esigenze della clientela che a quelle dei lavoratori». «Dovremmo forse augurarci – prosegue Caronia – che Governo e Fintecna non accettino un’offerta assolutamente insufficiente e con troppe incognite, in quanto rischia oltretutto di essere per i lavoratori la peggiore delle soluzioni». Il dirigente sindacale spiega che «l'alternativa all'accettazione dell'offerta non è portare i libri in tribunale ma quella ancora possibile che il Governo decida di rifare un bando, questa volta `ordinato´ sotto tutti i profili, con cinque gare separate, una per ogni singola azienda. Forse solamente in questo modo, il nostro Paese potrà evitare le reazioni della UE, che ci sarebbero comunque, anche se Fintecna accettasse l'offerta di Mediterranea Holding, in quanto le altre tre società dell’ex Gruppo Tirrenia, Caremar, Toremar e Saremar non sembra possano essere privatizzate entro il 30 settembre 2010 come previsto dalla legge, per responsabilità Regioni che le controllano». (Da Maritime Transport Daily Newsletter).