Per la prima volta nella sua storia, il 21 dicembre 2012 il porto di Genova, principale porto di destinazione finale italiano, ha superato la quota di 2 milioni di teu. E’ un risultato particolarmente significativo, in quanto raggiunto in un periodo di generale recessione dell’economia mondiale.  Negli ultimi dieci anni le rotte che si sono maggiormente sviluppate avevano come traccia principale i porti dell’Asia: a conferma, il 35% del traffico contenitori movimentato dal porto di Genova lo scorso anno era di origine e di destinazione Estremo Oriente. La diminuzione dell’import dalla Cina, ha portato gli operatori marittimi a diversificare le rotte servite via Genova. Di conseguenza, nei primi nove mesi dell’anno corrente, il traffico contenitori da/per il Nord America è aumentato di circa 17%, il Sud America di 111%, il Nord Africa del 28%, il Medio Oriente del 23% e l’Oceania del 107%. Il forte sviluppo del segmento container è stato facilitato, per quanto riguarda Genova, dai consistenti programmi di investimento varati dall’Autorità Portuale che ha risposto con efficacia ai profondi mutamenti che investono le economie portuali. In primo luogo, la corsa al gigantismo navale ha reso necessarie importanti opere di dragaggio al fine di attrezzare il porto ad ospitare le portacontenitori di ultima generazione. Per quanto riguarda i terminalisti, ci sono stati investimenti di rilievo: l’acquisizione di due nuove super post-panamax a VTE, portando la dotazione ad un totale di 4 super post-panamax e 8 post-panamax; migliorie tecniche a quattro gru al SECH completa un’offerta di 5 super post-panamax; ed una nuova gru super post-panamax è stata installata al terminal Industrie Rebora di Spinelli. Nel medio termine, il nuovo terminal contenitori di Calata Bettolo è in avanzata fase di realizzazione e sarà completato entro 2014: il progetto prevede un’area di 180.000 mq con una banchina lunga 625 m, fondale di 17 m di profondità ed una capacità di movimentazione annua, unitamente allo spazio attiguo di Calata Sanità, di 800.000 teu, raddoppiando l’attuale capacità del bacino di Sampierdarena. Il secondo progetto, che verrà terminato entro l’inizio 2015, riguarda il riempimento dello specchio acqueo, compreso fra Ponte Ronco e Ponte Canepa, creando una nuova area operativa di 60.000 mq. “Al due milionesimo contenitore il nostro porto ci arriva in ottimo stato di salute e con tempistiche di servizio più che positive ed in diversi casi assolutamente comparabili a quelle dei nostri competitori internazionali,” dichiara il Presidente dell’Autorità Portuale, Luigi Merlo. “Il fatto che, contestualmente a questo evento, Spediporto ed Assagenti abbiano concretamente avviato la telematizzazione delle procedure di svincolo, è un elemento determinante non solo per la fluidificazione delle loro relazioni commerciali ed operative, ma anche perché rappresenta, come ben noto a tutte le componenti della nostra comunità, un elemento di forte accelerazione per gli interventi che l’Autorità Portuale sta sviluppando per l’efficientamento del nostro sistema.”