Il porto di Livorno si avvicina all’interporto di Padova: chi opera sullo scalo toscano, d’ora in poi non solo avrà la possibilità di svolgere in automatico tutte le pratiche doganali, ma potrà anche prenotare gli spazi dell’interporto. Per il presidente dell’Autorità portuale di Livorno, Giuliano Gallanti, ”Non è il solito protocollo di intesa, ma il primo vero risultato raggiunto dall’Authority sul fronte dell’integrazione tra il porto e il sistema degli interporti”. ”La competitività degli scali marittimi – ha continuato Gallanti – si gioca non sul lato mare, ma sulle relazioni con l’hinterland. L’innovazione tecnologica è oggi un fattore critico di successo nell’agganciare i corridoi di lunga distanza e i nuovi baricentri economici produttivi e di consumo dell’Europa centrale e orientale”. Collegare i sistemi elettronici del porto livornese, Tpcs (Tuscan port community system) e quelli informatici gestionali dell’interporto veneto, consente di ottimizzare il cambio ferrovia-mare e di allineare i tempi dei servizi ferroviari e marittimi.