Articolo realizzato da inforMARE s.r.l. – Riproduzione  riservata
Lo scorso mese il traffico delle merci nello scalo portuale ha segnato un incremento del +16,8%
L’Autorità Portuale di Ravenna è entrata in UIRNet Spa, il soggetto attuatore unico per la realizzazione e gestione della Piattaforma della rete Logistica Nazionale (PLN) che è incaricato tra l’altro di coordinare e integrare tale piattaforma con le piattaforme realizzate dalle singole Autorità Portuali (Port Community System).
L’Autorità Portuale ravennate ha spiegato che la partecipazione ad UIRNet consente all’ente di seguire da vicino una serie di iniziative che si prospettano di grande rilievo e, quindi, di facilitare una rapida attivazione della connessione del Port Community System di Ravenna alla Piattaforma Logistica Nazionale e l’avvio di progetti del tipo “fast corridor”. In sostanza, grazie a queste nuove modalità di trasmissione dei dati – ha sottolineato l’ente portuale – sarà possibile arricchire con i dati generati in porto la qualità dei servizi forniti agli operatori esterni al porto (autotrasporto, ricevitori/caricatori, nodi logistici, interporti, ecc.), aumentando, tra l’altro, la sicurezza del trasporto anche ai fini doganali; inoltre l’ingresso in UIRNet rappresenta una indubbia condizione favorevole alla elaborazione di idee e strategie comuni per lo sviluppo dei collegamenti del porto di Ravenna con i nodi logistici della pianura padana e lungo corridoi controllati e ciò diviene elemento fondamentale sia nel contesto della prossima sperimentazione delle nuove procedure di “sdoganamento in mare”, sia, più in generale, in quello dello sviluppo delle Autostrade del Mare.
«Ovviamente – ha precisato il presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Galliano Di Marco – il porto deve essere in grado di fornire tutte le informazioni necessarie alla Piattaforma Logistica Nazionale ed è quello su cui ci si sta impegnando da tempo con le varie categorie di operatori. Ricordiamo che a Ravenna è in funzione, primo in Italia, lo Sportello Unico Doganale e il pre-clearing, e si sta lavorando per la realizzazione dello sdoganamento in mare. Non avrebbe senso, infatti, realizzare le grandi opere di sviluppo infrastrutturale dello scalo, penso all’approfondimento dei fondali in primis, se non si procedesse parallelamente al miglioramento ed all’ottimizzazione della qualità dei servizi legati alle operazioni portuali, poiché anche da questi dipende la competitività dello scalo. Garantire questo livello di servizi – ha aggiunto Di Marco – diviene, peraltro, condizione indispensabile per essere considerati scalo valida porta di accesso alle merci provenienti dall’Asia e questo, con l’imminente traffico che comporterà l’EXPO 2015, candida Ravenna a svolgere in maniera eccellente tale ruolo. L’ingresso dell’Autorità Portuale di Ravenna, prima fra tutte le Autorità Portuali italiane, nella compagine societaria di UIRNet, seppure con una molto esigua quota, va in questo senso e sicuramente consentirà di tenere monitorati con più efficacia i suoi sviluppi e di giocare un ruolo all’interno dei processi decisionali».
Anche il direttore dell’Ufficio delle Dogane di Ravenna, Giovanni Ambrosio, ha evidenziato come «la possibilità, tramite UIRNet, di usare la Piattaforma Logistica Nazionale apra scenari completamente nuovi per la portualità. Proietta – ha specificato – il porto di Ravenna in un ambito di logistica “globale”. È uno scenario del tutto nuovo, e non solo per il sistema portuale ravennate».
Intanto lo scorso mese di gennaio il porto di Ravenna ha movimentato 2,15 milioni di tonnellate di merci, con una crescita complessiva del +16,8% rispetto allo stesso mese del 2013. L’Autorità Portuale ha reso noto che le merci secche hanno segnato una crescita del +23,5%, mentre le rinfuse liquide hanno subito un calo del -9,0%. Sono risultate in calo anche le merci in container, con una movimentazione di contenitori che è stata pari a 13.142 teu (-11,2%), mentre sono cresciute quelle su rotabili che sono aumentate del +121,7% ad oltre 67mila tonnellate. È proseguita anche la crescita anche delle Autostrade del Mare che hanno segnato un +83,7% di veicoli movimentati rispetto a gennaio 2013. In aumento anche le materie prime per le ceramiche, e soprattutto argilla e feldspato, che, con quasi 130mila tonnellate in più rispetto a gennaio 2013, hanno registrato un incremento pari al +69,5%.
«Sono contento – ha commentato Di Marco – che il lavoro costante e meticoloso che si sta facendo con tutti gli operatori porti ad una continua, seppure ancora contenuta, crescita del traffico. Certo, il dato relativo ai container, in calo, desta qualche preoccupazione e conferma ciò che da tempo sostengo, ovvero che oramai siamo arrivati al punto in cui non è più rinviabile l’intervento di approfondimento dei fondali, il quale, peraltro, è atteso da tutti gli operatori, molti dei quali rimasti a Ravenna proprio perché prospettato loro l’avvio imminente di questa grande opera di potenziamento dello scalo. Intanto, continuiamo a lavorare “con il cacciavite” su tutti gli altri fronti, cercando di garantire servizi di maggiore qualità e rapidità – penso allo Sportello Unico Doganale, al pre-clearing ed allo sdoganamento in mare, per esempio – di promuovere le potenzialità dello scalo (la prossima settimana – ha annunciato Di Marco – sarò a Miami ad incontrare i top manager delle più grandi compagnie crocieristiche del mondo) e soprattutto di non perdere le occasioni per ottenere finanziamenti che consentano di dare avvio ad opere immediatamente cantierabili».
L’Autorità Portuale di Ravenna ha ricordato che in tal senso, a seguito della pubblicazione del decreto legge cosiddetto “Destinazione Italia”, ha provveduto alla trasmissione, per l’esame del CIPE, di progetti già definitivi ed appaltabili in tempi brevissimi, per oltre 40 milioni di euro, relativamente alla realizzazione di pontili di attracco per i traghetti in Largo Trattaroli e opere collaterali per il potenziamento del trasferimento modale all’interno del porto, alla ristrutturazione della banchina cosiddetta Marcegaglia ed alla ristrutturazione della Banchina cosiddetta Magazzini Generali.