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La terza serie di chiuse verrà terminata nel dicembre 2015, così come previsto dal contratto
L’Autoridad del Canal de Panamá (ACP) ha comunicato che si sono concluse ieri con il raggiungimento di un accordo preliminare finale le trattative con il Grupo Unidos por el Canal (GUPC), il consorzio incaricato di eseguire i lavori di ampliamento del canale di Panama, vertenti principalmente sul riconoscimento di costi aggiuntivi per l’esecuzione del progetto.
L’autorità panamense ha specificato che l’intesa è soggetta alla presentazione di documentazione nonché alla revisione e alla firma delle parti ed ha sottolineato che l’accordo rientra nei termini del contratto stipulato tra ACP e GUPC, che «non prevede alcun tipo di pagamento per reclami» e che i reclami presentato da GUPC devono essere valutati sulla base «dei meccanismi di risoluzione contrattuale». Inoltre ACP ha evidenziato che «il prezzo del contratto (3.118,9 milioni di dollari, ndr) rimane inalterato, cioè non viene modificato da questo accordo».
Anche il consorzio internazionale, che è costituito dalle aziende Sacyr Vallehermoso, Salini Impregilo, Jan de Nul e Urban Construction (CUSA), ha confermato che «l’accordo rientra nell’ambito del contratto e delle leggi vigenti, come evidenziato da GUPC nel corso delle trattative» ed ha specificato che «l’intesa risponde all’obiettivo di GUPC offrendo un approccio globale sull’erogazione di fondi per il progetto attraverso un accordo di cofinanziamento per facilitare la realizzazione delle opere in attesa dell’esito dell’arbitrato che definirà la responsabilità ultima circa i costi aggiuntivi che riguardano il progetto». Anche GUPC ha confermato che la firma dell’accordo è «prevista a breve».
L’accordo preliminare finale prevede che la costruzione della terza serie di chiuse venga terminata nel dicembre 2015, così come specificato nel contratto in atto tra le parti. Inoltre le 12 porte delle chiuse realizzate in Italia dovranno essere trasportate a Panama entro il prossimo dicembre. L’intesa prevede inoltre che il Performance Bond del valore di 400 milioni di dollari per ottenere un finanziamento al fine di completare i lavori possa essere svincolato solo dalla compagnia assicuratrice Zurich, garante del progetto, e che sia GUPC che ACP investano ciascuna 100 milioni di dollari per consentire lo svolgimento del ritmo normale dei lavori durante il mese di marzo. Infine l’accordo prevede che la moratoria sui pagamenti anticipati sarà prorogata fino al 2018 a condizione del soddisfacimento di condizioni vincolanti.
«Abbiamo raggiunto – ha spiegato l’amministratore dell’Autoridad del Canal de Panamá, Jorge Luis Quijano – un accordo preliminare che tutela gli interessi del canale di Panama entro i termini del contratto e rispettando la nostra posizione». «La terza serie di chiuse – ha concluso esultante Quijano – sarà completata secondo i termini del contratto, così come pretendevamo dal primo giorno».