Delrio: «i porti rappresentano una risorsa per il Paese in quanto sono un’opportunità di attrarre investimenti e creare posti di lavoro»

Nei primi tre mesi del 2016 il porto di Trieste ha movimentato quasi 15 milioni di tonnellate di merci, con un incremento del +9,1% rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Lo ha annunciato il commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Trieste, Zeno D’Agostino, nel corso dell’incontro pubblico dal titolo “Trieste. Un porto proiettato in Europa” tenutasi ieri nel capoluogo giuliano. Evidenziando che così lo scalo ha consolidato il proprio primo posto nella portualità italiana, D’Agostino ha precisato che «si è registrato anche una crescita di teu del 3,75% e dei treni, tra porto industriale e punto franco nuovo, del 23,17%».
D’Agostino ha ricordato le iniziative in corso per sviluppare ulteriormente l’attività del porto: «il futuro – ha spiegato – prevede un investimento di un miliardo di euro per la realizzazione di 200 ettari di nuove aree portuali con l’allungamento dei moli VI, VII e VIII, del terminal crociere e il nuovo terminal ro-ro, incrementando del 93% le aree portuali, senza dimenticare lo sviluppo ferroviario per aumentare i collegamenti intermodali internazionali».
La presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha sottolineato che «è il momento storico per afferrare le occasioni e guardare lontano. Abbiamo davvero – ha rilevato – l’opportunità di fare davvero del Friuli Venezia Giulia il cuore dell’Europa». «L’obiettivo del lavoro che stiamo portando avanti come sistema – ha aggiunto Serracchiani – è quello di recuperare centralità riconnettendoci attraverso le infrastrutture che già abbiamo. Investimenti importanti sono stati individuati sulla rete ferroviaria, sul polo intermodale dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari, di cui presto vedremo partire il cantiere, senza dimenticare che abbiamo la copertura finanziaria garantita dal ministro Delrio per il terzo e quarto lotto della terza corsia della A4. I numeri del porto di Trieste – ha concluso – ci rendono orgogliosi e sono il risultato di un lavoro di tessitura positivo. L’impegno congiunto con Rete Ferroviaria Italiana e con il governo ha permesso di avere un tesoretto da 50 milioni per interventi nella rete ferroviaria a servizio della portualità in modo da finalizzare la piattaforma logistica in fase di realizzazione».
Nel suo intervento il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ha indicato Trieste «come un esempio avanzato per quanto riguarda l’economia del mare. I porti – ha osservato – rappresentano una risorsa per il Paese in quanto sono un’opportunità di attrarre investimenti e creare posti di lavoro. L’Italia in questo senso ha ancora molto da lavorare per creare un contesto competitivo adeguato ma c’è l’impegno per cambiare il modello di sviluppo sfruttando proprio la risorsa mare nell’ottica di una mobilità sostenibile».
«Stiamo investendo sulle infrastrutture – ha proseguito Delrio – per avere connessioni adeguate e gli ulteriori 150 milioni di euro previsti per la velocizzazione della tratta ferroviaria Venezia-Trieste va in questo senso. Abbiamo scelto di essere parte integrante dei corridoi europei, e Trieste in questo senso è un nodo fondamentale, e di compensare la trascuratezza degli ultimi anni sulla cosiddetta pianificazione dell’ultimo miglio per portare i binari in tutti i porti italiani. Vedere oggi un porto che è punto di riferimento per la Turchia e che ha la vocazione per essere porto d’Europa è un fatto positivo, ma non bisogna adagiarsi sugli allori ma essere dinamici e pensare alle strategie per il futuro».

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