Avviati investimenti in opere, manutenzioni e studi di progettazione per 259 milioni di euro rispetto a 37 nell’esercizio precedente

Venerdì il Comitato di gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale ha approvato il bilancio consuntivo 2019 dell’ente, che ha reso noto come le risorse nel tempo accumulate in un avanzo di amministrazione, che a fine 2018 erano risultate pari a 302 milioni di euro si siano ridotte con il nuovo bilancio a 134 milioni, di cui 81,2 milioni vincolati alla realizzazione di investimenti con effetto finanziario negli esercizi successivi.

L’ente ha specificato che la relazione finanziaria ha evidenziato come nel 2019 l’AdSP abbia avviato investimenti in opere, manutenzioni e studi di progettazione per 259 milioni di euro rispetto ai 37 milioni di euro dell’esercizio precedente.

L’authority ha spiegato inoltre che gli impegni di spesa in conto capitale hanno avuto un notevole impulso per effetto del programma di investimenti urgenti approvato dal commissario straordinario per la ricostruzione del Viadotto Polcevera (decreto n. 2/2019 in attuazione dell’art. 9 bis della legge 130/2018 “Decreto Genova”) e che viene attuato con le deroghe normative espressamente previste. L’ente ha reso noto che a questo riguardo, a fronte di un programma straordinario di opere approvato per 158,0 milioni di euro, sono stati aggiudicati interventi per 140 milioni.

Per quanto concerne le partite correnti, nel 2019 si sono registrate entrate per 104,5 milioni di euro (97,7 milioni nel 2018), di cui il 54,75% per entrate tributarie, il 37,61% per entrate per canoni demaniali ed il 7,64% per altre entrate.

Le entrate per canoni demaniali hanno fatto registrare un incremento di circa cinque milioni di euro a seguito della revisione di alcuni canoni concessori del settore terminalistico, incremento – ha precisato l’AdSP – che sarebbe stato maggiore tenuto conto che, per effetto della deliberazione del giugno 2019 del Comitato di gestione, è stato scomputato un valore pari a 1,8 milioni di euro a favore degli operatori terminalisti colpiti dagli effetti del crollo del Ponte Morandi e degli eventi meteomarini che il 29 e 30 ottobre 2018 hanno coinvolto i porti di Genova e Savona.

Le spese correnti sono ammontate a 58,7 milioni di euro in raffronto a 48,0 milioni del 2018. Tale divario – ha spiegato l’AdSP – è per altro riconducibile alla messa in atto da parte dell’ente delle iniziative di sostegno al sistema produttivo previste dalle norme di settore e dalla “Legge Genova”.

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