Il prossimo anno la “Yara Birkeland” entrerà in servizio regolare

Venerdì al porto di Oslo è giunta la portacontainer Yara Birkeland che sarà impiegata per il trasporto di fertilizzanti minerali dallo stabilimento della Yara di Porsgrunn, a Brevik. Non farebbe notizia se si trattasse di una delle migliaia di quotidiani approdi di navi nei porti porti di tutto il mondo. Ma la Yara Birkeland è un’unità navale speciale: si tratta della prima portacontenitori elettrica a conduzione autonoma al mondo.
Magari, rimarcando l’eccezionalità dell’evento, il primo ministro norvegese Jonas Gahr Støre presente sulla banchina del porto all’arrivo della nave si è lasciato andare ed ha un po’ esagerato: parafrasando la frase che Neil Armstrong avrebbe pronunciato mettendo per primo piede sulla Luna, il politico ha enfaticamente affermato che «questo è un viaggio breve per la Yara Birkeland, ma un grande viaggio per l’umanità». Paragone piuttosto azzardato, certo, ma la partenza della Yara Birkeland può essere sì definita un avvenimento storico.
La nave è stata progettata e sviluppata dalle norvegesi Yara e Kongsberg ed è stata costruita dalla società cantieristica VARD del gruppo Fincantieri, che l’ha consegnata un anno fa ( del 15 maggio 2017 e 16 agosto 2018). Si tratta di una portacontainer lunga 80 metri, larga 14,8 metri e della portata lorda di 3.150 tonnellate che entrerà in servizio regolare il prossimo anno. Nel frattempo, intanto, sarà avviato un periodo di prove delle nuove tecnologie che dureranno due anni per arrivare ad ottenere la certificazione della Yara Birkeland quale portacontainer autonoma e completamente elettrica.

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22 novembre 2o21