Approvato il progetto preliminare del primo stralcio dell’intervento
L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale ha reso noto che il progetto preliminare per il nuovo container terminal in area Montesyndial ha compiuto un deciso passo in avanti verso la sua realizzazione: dopo che la Commissione nazionale VIA del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha confermato la validità delle valutazioni positive (già espresse con il parere n. 1320 del 2 agosto 2013) anche per il progetto aggiornato del nuovo terminal – ha spiegato l’ente portuale – la struttura commissariale (nominata con Dpcm n. 1832 del 13 maggio 2022) ha approvato il progetto preliminare del primo stralcio dell’intervento (decreto del commissario n.7 del 17 luglio 2023). Si potrà così dare corso alle successive fasi della progettazione e alla realizzazione dell’opera articolata in più stralci.

 

In particolare, il primo stralcio dei lavori, da completare entro il 2026, comprenderà l’arretramento di 35 metri lungo i circa 1.600 metri di sponda del canale industriale ovest e la realizzazione di una banchina operativa di circa 1.400 metri. Al termine dei lavori il canale avrà un’ampiezza di 190 metri, dimensione che garantirà piena sicurezza e accessibilità nautica. L’AdSP ha evidenziato che gli interventi del primo stralcio sono concepiti in modo tale da potenziare al massimo l’attrattività dell’opera anche rispetto a soggetti privati che vorranno prevedere il loro futuro insediamento nell’area sud di Porto Marghera.
Per realizzare l’opera si potrà attingere a un finanziamento già concesso di oltre 180 milioni di euro, 35 dei quali di provenienza PNRR – Fondo complementare. Il costo stimato complessivo dell’intervento è stato attualmente rivalutato in aumento, tenendo conto degli incrementi dei costi delle materie prime e dell’energia; per il reperimento delle ulteriori risorse necessarie si potrà fare ricorso sia a finanziamenti integrativi sia alla compartecipazione di operatori economici in regime di partenariato o concessione.
L’ente portuale veneziano ha ricordato che il progetto di riconversione produttiva del compendio di Montesyndial consentirà la riqualificazione ambientale e la valorizzazione di un’area di oltre 90 ettari, inquinata e dismessa, che venne acquistata nel 2010 dall’Autorità Portuale, dando tra l’altro attuazione all’“Accordo di programma per la riconversione e riqualificazione industriale dell’area di crisi industriale complessa di Porto Marghera”.
Specificando che il nuovo terminal accrescerà la capacità di traffico containerizzato di un milione di teu all’anno, il commissario straordinario e presidente dell’AdSP, Fulvio Lino Di Blasio, ha sottolineato che oggi si colgono «i frutti del lavoro, professionale e serio, della struttura commissariale, dell’Autorità di Sistema e di tutte le istituzioni nazionali e locali che hanno saputo, in un solo anno, superare problematiche amministrative dirimenti per la realizzazione di un progetto centrale per la crescita sostenibile dello scalo, vincendo uno stallo burocratico che perdurava da 12 anni. La realizzazione per stralci – ha precisato – ci consentirà di avanzare più agilmente e velocemente partendo, non appena possibile, con la progettazione esecutiva e l’impostazione delle attività necessarie per la realizzazione di un’opera a lungo attesa».
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19 Luglio 2023