Arrivano ulteriori dieci milioni di euro per il rafforzamento delle misure di sicurezza nei porti. Il vice ministro alle Infrastrutture e trasporti Mario Tassone ha infatti firmato un decreto ministeriale che assegna questo ulteriore stanziamento.
«La scadenza del primo luglio per l’adeguamento dei porti e delle navi alle norme Imo (International Marittime Organization), miranti a rafforzare la sicurezza dei trasporti marittimi ed a prevenire le minacce terroristiche – spiega Tassone in una nota – impone un bilancio obiettivo e sereno, che non si ingessi sul “fatto” e “non fatto”. D’altronde, la sicurezza non può mai considerarsi un obiettivo raggiunto: di fronte alla creatività negativa delle centrali del terrore, dobbiamo agire creando una rete di protezione attenta e minuziosa, continuamente in progresso».
Tassone invita a guardare a quanto già realizzato o in corso di ultimazione per le infrastrutture di sicurezza nei porti italiani: «Si tratta di un passaggio importante – afferma – in quanto e’ la testimonianza del quotidiano impegno istituzionale per la lotta al terrorismo e la sicurezza dei porti; senza dimenticare che stiamo operando per migliorare anche la sicurezza degli aeroporti.
Il Governo ha, infatti, assunto il problema della sicurezza nell’agenda delle sue priorità e sta attivamente lavorando per migliorarne sempre più l’attuazione. Per realizzare tale obiettivo si stanno impegnando con efficienza tutte le autorità preposte ed un ruolo importante e fondamentale lo sta svolgendo la Guardia Costiera – Capitanerie di Porto che agisce in proficua sinergia con le forze dell’ordine e con le Autorità portuali». In particolare, è spiegato nella nota, le Capitanerie, in tempi molto contenuti, hanno provveduto alle visite e alla certificazione di tutte le navi di bandiera italiana impiegate all’estero e su linee con l’estero (oltre 350 unità), in modo che nessuna di esse possa essere fermata per inadempienza alle nuove regole internazionali in materia di Security. Allo stesso tempo, conclude la nota, sono state effettuate le valutazioni di rischio degli impianti portuali destinati al traffico internazionale e approvati i piani di oltre 100 realtà che comprendono tutti i principali terminal merci e passeggeri nazionali.