«ANITA – ha spiegato l’associazione – protesta vivacemente per un comportamento divenuto ormai sempre più frequente da parte del Tirolo, che introduce divieti di circolazione supplementari a poche ore di distanza dall’evento, con il solo scopo di evitare sul proprio territorio la sosta dei veicoli pesanti. Il divieto risulta anche discriminatorio per le imprese italiane le quali subiranno tempi di consegna più lunghi rispetto alle imprese austriache che potranno attestarsi a Kiefersfelden prima della fine del divieto».

L’associazione «è intervenuta sul governo italiano per chiedere l’adozione di misure adeguate a fronteggiare la situazione di disparità di condizioni, contrastando così una distorsione della concorrenza da parte dei vettori austriaci, cui le autorità tirolesi sembrano particolarmente attente a riservare un trattamento differenziato». «Le difficoltà del transito alpino – ha aggiunto l’associazione – includono anche il tema del divieto notturno istituito in Tirolo e dall’imposizione di un pedaggio doppio per le merci sensibili che possono circolare in deroga di notte sull’asse del Brennero. La rimozione di tali ostacoli diventa prioritario per la libera circolazione delle merci e per la fluidificazione del traffico transalpino».